Monaci buddisti tentati dal lusso
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Monaci buddisti tentati dal lusso

Duro il compito dell'Ufficio Nazionale chiamato a punire gli atteggiamenti poco consoni alla dottrina

Lusso, sfarzo, ricchezza: le sirene del capitalismo tentano anche la sobria compostezza dei monaci buddisti. Almeno a giudicare dalle immagini che sono comparse qualche tempo fa su YouTube nelle quali si vedevano alcuni monaci tailandesi a bordo di un jet privato. Uno di loro ascoltava musica con cuffie hi-tech di ultima generazione, un altro portava una borsa griffata e un terzo indossava dei lussuosi occhiali da sole.

Le immagini sono arrivate sul tavolo dell'Ufficio Nazionale del Buddismo e il direttore, Nopparat Benjawatananun, ha detto che è già partita un'ammonizione dei confronti dei responsabili di quello che viene considerato un atteggiamento distante dai dettami dell'ortodossia buddista che invita - in termini semplicistici- alla sobrietà e all'autocontrollo per conquistare la serenità.

"Quando il Signore Buddha era vivo - ha detto Nopparat - non c'era nulla di simile. Non c'erano auto, smartphone o fotocamere, quindi le regole erano molto più semplice. I monaci hanno bisogno di tenersi al passo con le nuove conoscenze, l'attualità e la tecnologia, ma devono avere la sobrietà necessaria a spingerli nella scelta degli strumenti appropriati."

Non è la prima volta che, soprattutto in Thailandia dove il buddismo è prevalente, i monaci vengono accusati di atteggiamenti non idonei alla loro condizione. L'anno scorso, circa 300 dei 61.416 monaci buddisti e novizi in Thailandia sono stati rimproverati - e molti sono stati rimossi dal monachesimo - a causa di cattive condotte che vanno dal consumo di alcol al sesso fino alle estorsioni. L'Ufficio ha, inoltre, ricevuto denunce di monaci alla guida di automobili, e responsabili di truffe e false dichiarazioni di magia nera.

L'Ufficio Nazione del Buddismo è molto attento a perseverare il messaggio del Budda portandolo attraverso i tempi in maniera coerente ma attuale  e nonostante la contemporaneità metta in difficoltà l'attuazione della moderata compostezza si sta cercando la giusta via per non relegare i monaci fuori dalla loro epoca, ma nello stesso tempo garantire coerenza alla dottrina.

"Spesso - spiega ancora Nopparat Benjawatananun - sono i seguaci a tentare i monaci con oggetti tecnologici di lusso e vetture sfarzose, ma è compito dei monaci avere la rettitudine morale di dire no e di perseguire il percorso meditativo".

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Barbara Pepi