Il terzo grado - Omar Fantini
(Ufficio Stampa)
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Il terzo grado - Omar Fantini

"Il 20 luglio mi sposo con la mia compagna" svela il comico. "Stiamo assieme da quando abbiamo 16 anni"

NOME: Omar Fantini

CHI E’: conduttore televisivo e comico

COSA FA: sabato 15 giugno condurrà gli Mtv Awards 2013 con Virginia Raffaele e Ubaldo Pantani (in diretta su Mtv da Firenze dalle 21 e 10): sul palco, tra gli altri, anche Emma, Fedez, Malika Ayane e Marco Mengoni. Mercoledì 12 giugno alle 22 e domenica 16 giugno alle 17 e 30, sarà protagonista con Melissa Satta di Amici@Letto – The Movie su Comedy Central. A ottobre sarà in tour con un suo spettacolo teatrale.

DICE DI SE’: “Quando ho deciso che avrei fatto l’attore comico? È successo verso i 17 anni, quando ho frequentato il mio primo corso di teatro. Certamente c’era qualcosa che non andava nella mia vita, avevo bisogno di esprimere delle cose che tenevo dentro e c’erano due modi per farlo: cantare o recitare. E siccome non è che abbia la voce più bella del mondo…”. 

In quali attività diresti di avere talento, e in quali diresti di non averne affatto?

Ha un gran talento nell’oziare. Non ne ho per niente nel riparare le gomme, neppure con il kit portatile: una volta sono rimasto bloccato in autostrada per ore e alla fine ho dovuto chiamare il carro attrezzi.

Se potessi scegliere un’attività per la quale non hai talento e venirne magicamente e generosamente dotato, quale attività sceglieresti?

Vorrei essere un campione di body building e avere un fisico perfetto: ci provo da quando ho 17 anni ma non mi riesce proprio. E pensare che ogni anno m’iscrivo in palestra.

Ti piace quando ti cantano “Tanti auguri”?

Ancora sì.

Al cinema piangi quando dovresti piangere, al momento sbagliato o non piangi affatto?

E’ un tasto delicato. Diciamo che crollo in particolare con le scene incentrare sul rapporto padre-figlio: cerco di trattenermi, ma mi commuovo sempre. Ricordo ancora quanto ho pianto guardando Big Fish di Tim Burton.

Hai ancora qualcuna delle tue vecchie pagelle o dei tuoi trofei sportivi d’infanzia?

Pagelle? Ahimè sì: fino alla quinta elementare sono state invidiabili, poi un disastro. Nella mia cameretta di bambino - che Mamma ha lasciato com’era, forse nella speranza che prima o poi torni a casa – ho ancora qualche trofeo di quando praticavo kick boxing.

C’è da fidarsi di più o di meno di chi mangia cibo insapore rispetto a un buongustaio raffinato?

Non mi fiderei troppo di chi mangia cibo insapore perché ho la sensazione che menta a se stesso. Io poi sono un buongustaio e mi piace il cibo saporito.

Puoi dire con certezza di aver amato?

Sì, assolutamente. Tanto che il 20 luglio mi sposo con la mia compagna: stiamo assieme da quando abbiamo 16 anni e abbiamo due figli meravigliosi.

Ti chiedi più spesso che ne è stato della gente normale che hai conosciuto o degli strambi che hai conosciuto?

Direi quelli “normali” perché gli strambi mi sono rimasti attaccati addosso (dice ridendo).

Sai mentire?

Sì, a momento debito. C’è chi le definisce bugie bianche, io le chiamo bugie grigio scure.

Gli sport per te sono qualcosa da fare, guardare o ignorare del tutto?

Alcuni sono divertenti da guardare, soprattutto perché non si suda. A me piace giocare a tennis: me la cavo ma non sono un campione. Tra l’altro, a proposito di tennis, ho appena finito di leggere Open di Andre Agassi: è un libro meraviglioso.

Quando il gioco si fa duro, sei uno dei duri che cominciano a giocare?

Ho un gran gusto per la sfida. Direi che sono un competitivo compulsivo: se c’è da impegnarsi e confrontarsi, io insisto e m’impegno ancora di più.

Qual è la tua torta preferita?

La torta al cioccolato. Una mousse ancora meglio.

Ti definiresti un buon archivista, rispetto alla tua memoria, o un cattivo archivista?

Un ottimo archivista, ma quando mi torna utile, chiaramente. Scherzi a parte, sono un buon classificatore di file e ricordo tutto: ho una buona memoria a lungo termine, anche se poi magari dimentico qualche dettaglio.

Quest’anno farai viaggi significativi?

Ne sto progettando uno molto lungo in America, con tutta la famiglia. Vorrei farlo in particolare per migliorare l’inglese: ho una passione per il web e mi piacerebbe produrre del materiale in lingua anglofona da pubblicare sul mio canale You Tube.

Sarai più felice in futuro?

Spero e credo proprio di sì…ma ne riparliamo quando mia figlia sarà in età pre-adolescenziale.

*domande estratte da Interrogative Mood (Guanda editore)

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Francesco Canino