Il terzo grado - Chiara Maci
(Alberto Zanetti)
Lifestyle

Il terzo grado - Chiara Maci

"Credo di avere talento nel cucinare e nel dipingere" racconta la food blogger più famosa d'Italia, giurata nel cooking show condotto da Simone Rugiati

NOME:Chiara Maci

CHI E’: food blogger e consulente per aziende alimentari.

COSA FA: giurata nel game show Cuochi e fiamme (condotto da Simone Rugiati su La7d). Gestisce due blog: quello personale, che porta il suo nome, e Sorelle in pentola fondato con la sorella Angela. Assieme hanno pubblicato anche un libro e presto Chiara uscirà col suo secondo.

DICE DI SE’: “Furba, sensuale, emotiva. Rimmel nero, blush rosa, rossetto rosso. Mi chiamano Macy. E inizia a piacermi”

In quali attività diresti di avere talento, e in quali diresti di non averne affatto?

Credo di avere talento nel cucinare e nel dipingere. Lo chiamo talento perché mi viene naturale, non ho studiato per imparare la tecnica. Non ho talento invece con le lavatrici, con i ferri da stiro e con gli uomini. Pare che non me li sappia tenere, ahimè.

Se potessi scegliere un’attività per la quale non hai talento e venirne magicamente e generosamente dotato, quale attività sceglieresti?

Vorrei essere brava almeno in uno sport. Uno sport vero, non qualcosa tipoil lancio del cellulare”. Sono negata. E lo dicono in troppi per non crederci.

Ti piace quando ti cantano “Tanti auguri”?

Sì! Il mio finto egocentrismo nel giorno del compleanno raggiunge vette altissime.

Al cinema piangi quando dovresti piangere, al momento sbagliato o non piangi affatto?

Ai tempi di Titanic piangevo per l’intera durata del film. Come tutte le mie amiche, tutte nello stesso momento. Ora m’immedesimo, mi commuovo in modo più composto e solitamente lo faccio al momento sbagliato.

Hai ancora qualcuna delle tue vecchie pagelle o dei tuoi trofei sportivi d’infanzia? Trofei sportivi non sono mai pervenuti (a parte una medaglia di sci a 7 anni, ma credo fosse stata data a tutti i partecipanti) e pagelle, chissà, dovrei andare a cercare qualcosa nella casa dove sono nata (ad Agropoli).

C’è da fidarsi di più o di meno di chi mangia cibo insapore rispetto a un buongustaio raffinato?

C’è da fidarsi poco di chi beve solo acqua, diceva qualcuno. Io preferisco guardare il modo in cui la persona mangia, più che la pietanza stessa. Dai movimenti si capisce tanto.

Puoi dire con certezza di aver amato?

Sì. E non solo una volta.

Ti chiedi più spesso che ne è stato della gente normale che hai conosciuto o degli strambi che hai conosciuto?

Diciamo che gli strambi mi hanno sempre attirato maggiormente, ma raramente mi chiedo che fine abbiano fatto. Spero siano rimasti tali: era il lorobello.

Sai mentire?

No. E’ da quando sono nata che mi dicono “tanto ti si legge in faccia”. Non ne sono capace, purtroppo.

Gli sport per te sono qualcosa da fare, guardare o ignorare del tutto?

Ecco, appunto. Alcuni li guardo, li ho provati praticamente tutti nella mia vita, ma ad oggi, sono una di quelle che dice “vado in palestra perché non ho tempo di fare uno sport”. E’ ovviamente una bieca scusa, ma non posso fare altrimenti.

Quando il gioco si fa duro, sei uno dei duri che cominciano a giocare?

Nel lavoro, assolutamente sì. Sempre se ne vale la pena.

Qual è la tua torta preferita?

Qualunque torta al cioccolato ben fatta.

Ti definiresti un buon archivista, rispetto alla tua memoria, o un cattivo archivista?

Sono sempre convinta di non ricordare le cose e invece nel lungo periodo non dimentico nulla. Archivio ma davanti a necessità vado a ripescare solo ciò che voglio.

Quest’anno farai viaggi significativi?

Israele, a maggio. Parto per lavoro ma questo viaggio sarà anche tanto altro, come tutti i miei viaggi.

Sarai più felice in futuro?

Sarò più felice perché avrò il mio meraviglioso lavoro, una casa tutta mia che sta prendendo forma e chissà…qualcuno con cui condividerla!

*domande estratte da Interrogative Mood (Guanda editore)

I più letti

avatar-icon

Francesco Canino