Contrordine: il sesso online non nuoce alla salute
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Contrordine: il sesso online non nuoce alla salute

In assenza di riscontri scientifici che dicano il contrario c'è chi è pronto a giurare che YouPorn e gli altri siti simili facciano bene alla vita sessuale

Malati di porno online o guariti grazie al porno online? Il moltiplicarsi esponenziale di siti gratuiti a luci rosse come Youporn e xHamster che dal 2006 ad oggi contano più di 90 miliardi di visualizzazioni ha messo davanti alla società contemporanea l'evidenza della fame bulimica di sesso che è una realtà di fatto.

Tra gli studiosi c'è però chi considera l'esistenza di YouPorn (che per altro starebbe per essere venduto per 100 milioni di dollari da parte del manager tedesco Fabian Thylmann ad una cordata di investitori) e di altri siti simili come un rischio per la salute emozionale della società e chi, invece, nella comunità scientifica definisce questa comodità di fruizione di contenuti hard una possibilità per uscire dalla repressione e per vivere la sessualità in maniera più completa. Tra i fautori del sì al sesso online c'è il sessuologo Emmanuele A. Jannini, coordinatore del corso di laurea in Psicologia della devianza e sessuologia all'Università degli Studi dell'Aquila.

Il Professor Jannini, intervistato dall'Huffington Post, è molto scettico sulla possibilità che la fruizione di contenuti a luci rosse online generi devianza. Secondo lui, e secondo tanti suoi colleghi, il "mostro" nasce dalla repressione e comportamenti sessuali deviati arrivano da un passato fatto di divieti e dinieghi.

"Io vengo dal territorio della malattia -  spiega il Professore all'Huffington Post - da chi vede i mostri generati dalla repressione. A me, come medico e sessuologo, non interessa se qualcuno è esibizionista. Io so che fa male una repressione sessuale. Internet sta rendendo la società meno sessuata: la ragazzina può assumere dei comportamenti che fino a qualche tempo fa erano prettamente maschili. Oggi sulla bacheca virtuale del web anche le adolescenti hanno imparato a disegnare i peni. Tutto questo porterà a una riduzione della violenza che contraddistingue, invece, una società sessuata".

"Nessuno può dire con certezza - dichiara ancora - se, dalla nascita di YouPorn, la vita sessuale degli italiani – o di qualsiasi altro popolo – sia effettivamente peggiorata. Tutte le ricerche che leggiamo sui giornali o sui siti di informazione sono in italiano. E già questo è un indizio che ci dice molto. Affinché una ricerca sia credibile deve essere sottoposta al giudizio della comunità scientifica e pubblicata su una rivista scientifica internazionale. Tutto ciò richiede come minimo l’utilizzo della lingua inglese."

In mancanza di riscontri scientifici si può parlare solo di falsi miti, dicerie, credenze: tutti elementi che fanno male ad una vita sessuale corretta. Certo i mostri, i pervertiti e i malati esistono: dentro a fuori dal web, ma la scatola magica che è internet non è direttamente responsabile della presenza in Rete di certi elementi.

"Il porno non genera “mostri” - conclude Jannini -  ma i mostri possono esserci: se io sono un mostro oggi posso accedere con facilità che non ha eguali nella storia a materiale pornografico in rete. La pedofilia, per esempio, non è generata da Internet: questo lo afferma solitamente chi cerca da tempo una scusa per creare un controllo della Rete. La vera devianza, questo possiamo affermarlo con certezza, deriva dalla repressione. Da culture e religioni bacchettone. Queste sono il vero pericolo, non il web."

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Barbara Pepi