Il capodanno perfetto
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Lifestyle

Il capodanno perfetto

Ognuno ha i propri gusti, ma c'è una cosa che non può assolutamente mancare

C'è chi preferisce trascorre capodanno a letto, anticonformista fino al midollo e con i tappi nelle orecchie per continuare a dormire nonostante i botti. Di solito, però, a mezzanotte meno dieci minuti del 31 dicembre il grosso della gente ha la pancia piena, la sbronza più o meno grave e, qualora sia single, la tentazione di mandare in vacca il decoro preparandosi a rubare un bacio a caso: si sa, chi non bacia a capodanno resta a secco tutto l'anno.

Flirt a parte (sempre graditi) la caratteristica essenziale di una festa memorabile è una soltanto, e ha a che fare con il branco. Più che in ogni altra occasione dell'anno, il segreto del successo chiama in causa la cerchia più o meno ristretta degli amici, quelli che basta uno sguardo d'intesa per radiografare ciò che offre il bar, individuare la bottiglia pregiata e imboscarla con destrezza così da condividerla fra pochi intimi.

Qualunque cosa accada, dunque, dovessi anche ritrovarti nel mezzo di un megaparty da centinaia di invitati, fai in modo di raggruppare i tuoi e di eleggere una base che faccia da centro gravitazionale. Più grande la festa, maggiore la fatica, ma il risultato sarà valsa la pena.

Tutto il resto è una questione di gusti: c'è chi va matto per il trenino, chi adora cantare le hit del passato, chi si rompe se la conversazione non è di livello. La cosa bella è che all'interno del gruppo giusto tutto convive ed è possibile l'impensabile: continuare a parlare di politica mentre si fa il trenino e senza dimenticare di scrutare il party in cerca dei baci di mezzanotte. Se non per te, perché felicemente accasato, per gli uomini della tua ciurma.

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Giacomo Loquace