I pornoattori ideali? Sono mamma e papà
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I pornoattori ideali? Sono mamma e papà

Secondo una ricerca di PornHub sui video porno più visti nel mondo, in Italia spopolano quelli che hanno come oggetto Milf e Dilf

L’Italia è la patria del complesso di Edipo. Mentre, stando ai dati di PurnHub - tra i principali portali pornografici del web -, in tutto il mondo la categoria più cliccata dai frequentatori è teen, cioè ragazze giovani, entro i 19 anni, in Italia gli uomini preferiscono le mamme sexy. Siano milf (Mother I’d Like to Fuck, mamme con cui si vorrebbe andare a letto) o semplicemente mom, c’è poco da fare, siamo mammoni anche nell’autoerotismo, alla rassicurante ricerca di curve ed esperienza, prosperosità e conforto.

Il G7 del porno

L’Italia rientra per un pelo nel G7 del porno, dopo Usa, Regno Unito, Canada, India, Germania e Francia. Altra caratteristica fondamentale dei pornonauti italiani è la preferenza dei filmati autoctoni, in linea coi gusti di tedeschi (che aggiungono alle loro ricerche la dicitura german o deutsch) dei francesi (french o française), discostandosi invece dagli spettatori di Usa, Regno Unito e Australia tra cui, a prescindere dalla provenienza etnica, spopola il materiale lesbian o lesbo.

Paese che vai, categoria pornografica che cerchi.

Gli americani preferiscono i cartoon, filmati in cui gli attori protagonisti sono anime giapponesi o anche grandi successi a stelle e strisce come Simpson o Griffin, i canadesi impazziscono per i massage, gli indiani per indian bhabhi (la cognata, nello specifico la moglie del fratello maggiore), gli spagnoli per i metavisuali casting, in cui il pretesto per le scene erotiche è un (finto) provino per i porno stessi, mentre i polacchi prediligono le teacher, siano insegnanti di scuola superiore o di scuole serali per adulti.

Internet è pornografia

Che la pornografia sia la colonna portante del web (una celebre battuta della sitcom Scrubs ammoniva che se da internet venisse rimossa la pornografia resterebbe una sola pagina dal titolo "Ridateci i porno!") lo dimostra il fatto che, sul solo PornHub, nel 2014 sono stati guardati 78,9 miliardi di video porno. Che, diviso fra i 7 miliardi di popolazione mondiale, è come dire 11 a testa, senza tener conto di tutti coloro che non hanno accesso a internet e che fanno ovviamente schizzare in alto il numero di visualizzazioni pro capite.

Il consumatore medio è ancora prevalentemente maschile, ma tra i frequentatori del porno su internet, sempre di più, iniziano a imporsi con percentuali significative anche le donne.

Le italiane si attestano al 20%, leggermente sotto la media del sito, al 23%, lasciando che a tirare la volata verso il 30% ci pensino le brasiliane, che si attestano al 29%.

Non è dato sapere se anche le donne nostrane, per contraltare ai loro edipici conterranei, siano affette dal complesso di Elettra, il nome con cui è chiamato il processo di idealizzazione paterna da parte delle donne nelle teorie psicanalitiche.

Ma, vista la recente affermazione della categoria dilf (Dad I’d Like to Fuck, padri con cui si vorrebbe andare a letto), che otto donne italiane su dieci nei sondaggi, stanche degli eterni Peter Pan, hanno dichiarato di preferire, è probabile che PornHub si adeguerà presto.

Vuoi per un retaggio cattolico, vuoi per un radicato ruolo della famiglia, in Italia, i pornoattori e le pornoattrici ideali sono (o sembrano) mamme e papà.

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Marco Cubeddu

Nato a Genova nel 1987, vive a Roma, è caporedattore di Nuovi Argomenti e ha pubblicato i romanzi Con una bomba a mano sul cuore (Mondadori 2013) e Pornokiller (Mondadori 2015). Credits foto: Giulia Ferrando

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