Wedding planner Giorgia Matteucci: Belén, un matrimonio che s’ha da fare
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Wedding planner Giorgia Matteucci: Belén, un matrimonio che s’ha da fare

L'intervista alla moglie del calciatore Emiliano Bonazzoli, nonché organizzatrice del matrimonio dell'anno

Da Telecapri ai quotidiani più accreditati: nell’ultimo mese l’hanno cercata tutti. Giorgia Matteucci, fino a poco tempo fa solo moglie a tempo pieno del calciatore Emiliano Bonazzoli, da giugno è la wedding planner di Belén Rodriguez e fino al 20 settembre, giorno del fatidico sì, assicura che faticherà a chiudere occhio la notte. "Ci sono momenti in cui scoppio a piangere" racconta. Di sicuro, tra gossip e polemiche (l’ultima: il parroco che non vuole celebrare le nozze), questo sembra essere il matrimonio più ingombrante dell’anno.

Perché fra tutti i professionisti del settore Belén ha scelto proprio lei?
Siamo amiche da 10 anni, ci siamo conosciute quando mio marito giocava nella Reggina come il suo ex fidanzato, Marco Borriello. Passavamo insieme il tempo durante i ritiri, chiuse in casa a guardare dvd sul letto e a mangiare schifezze.

E poi?
Cambiano i fidanzati, ma la confidenza resta.

Si riesce a parlare di soldi con un’amica?
Bisogna imparare a scindere i ruoli e ci stiamo riuscendo.

Come avete affrontato i primi dettagli?
Ho casa a Formentera, le decisioni migliori le abbiamo prese lì, le idee in spiaggia sono le più creative.

Qual è stata la prima richiesta degli sposi?
Io sono romantica, Belén meno. Già ai tempi dei ritiri discutevamo sul genere di dvd da guardare: io sceglievo le commedie, lei solo film d’azione. La prima frase che mi ha detto è stata: "Giorgia, non voglio un matrimonio
come il tuo".

Perché, il suo com’è stato?
Come quello delle fiabe. Mi sono sposata sul Lago di Garda: giro in carrozza e in barca, rose bianche in chiesa, brindisi e torta maestosa.

C’è qualche sua proposta che Belén non ha apprezzato?
Sì, la carrozza con i cavalli bianchi. Il suo mantra è: no all’ostentazione. Vuole un matrimonio elegante ma semplice.

E il dress code?
Cravatta nera per gli uomini, abito lungo per le donne.

Il futuro sposo contribuisce alle decisioni?
Lui è l’uomo ideale, è sempre d’accordo su tutto.

Si parla di una lista nozze importante, lei che regalo ha fatto agli sposi?
Il mio regalo per loro è rendere reale il loro sogno.

In cambio ha ricevuto una bella pubblicità...
Mi creda, gli sforzi sono notevoli.

Che cosa non si aspettava?
Mi chiama chiunque per conoscere dettagli, ma la mia regola è la discrezione.

Qualche proposta indecente?
Catering gratis, uffici stampa che si propongono, delirio di richieste. Ma io, con lei e con gli altri, ho messo in chiaro fin da subito che uso solo i fornitori di cui mi fido.

Suo marito che dice?
Mi sostiene. La vita della moglie del calciatore non sempre è rose e fiori. Viaggiamo con loro, ci spostiamo da una città all’altra, il nostro compito è dare stabilità. Ora che nostro figlio è grande, è arrivato il mio momento, voglio anch’io le mie soddisfazioni e dare frutto alla mia laurea.

Non è la sola moglie di calciatore a lavorare con gli eventi di lusso. Come mai?
Sì, è vero, qualcuna c’è. Ma io per ora sono l’unica che si occupa di matrimoni e cerimonie di un certo livello.

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Annalia Venezia

Portatrice sana di occhiali, giornalista prestata alle ore piccole (o nottambula prestata al giornalismo?), da sei anni curo la rubrica Periscopio di Panorama. Dopo ogni festa, prima di addormentarmi, ripeto come un mantra la frase di Nietzsche «se scruterai a lungo nell’abisso, anche l'abisso scruterà dentro di te» e ogni volta mi chiedo come abbia fatto a scriverla senza essere mai stato a un party della fashion week.

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