Sara Tommasi, arriva l'appello dell'ex fidanzato
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Sara Tommasi, arriva l'appello dell'ex fidanzato

Stefano Ierardi ha affidato a Facebook una lunga nota per raccontare la verità sullo stato di salute della soubrette

Sara Tommasi sta male. I suoi deliranti video accanto all'uomo che sta sfruttando la sua debolezza e la sua malattia sono l'evidente segno della situazione. Quanto, però, la situazione mentale e fisica dell'ex bocconiana sia precaria lo racconta in una lunga nota Stefano Ierardi, l'ex fidanzato di Sara, il ragazzo che, lo scorso anno, ha cercato di prendere per mano la Tommasi e tirarla fuori dai suoi disturbi convincendola a farsi curare. Dopo diversi tentatitvi anche Ierardi ha rinunciato a salvare Sara, ma alla luce della situazione nella quale versa la giovane donna ha deciso di lanciare un appello che noi riportiamo in versione integrale.

"Ci ho pensato a lungo prima di fare questo post - scrive Ierardi su Facebook - in quanto per ovvie ragioni proprio non mi andava di condividere questo pensiero e di riassociare quindi pubblicamente la mia figura a quella di Sara Tommasi. Ma poi mi sono deciso di farlo per far trapelare un messaggio di aiuto nei confronti di questa povera donna oramai incapace di intendere e di volere"

"Beh si mi mette molta malinconia vedere una persona al quale ho voluto bene in passato ridursi in questo stato. Quando la conobbi, più di tre anni fa, era tutt'un altra persona, col senno di poi mi sono accorto solo in seguito che raramente manifestava qualche piccolo sintomo del disturbo di bipolarità del quale soffre da adolescente (la bipolarità non la curi, la puoi solamente controllare) ma del quale che se non sei un medico o uno psichiatra non eri in grado di accorgertene in quanto non era evidente come oggi"

E poi spiega: "Voi dovete sapere che nel breve periodo che ci frequentammo e ancor prima Sara era una splendida ragazza, e molto intelligente e non mi riferisco solamente al suo 110 e Lode Bocconi o alle 4 lingue che parla correttamente. All' inizio della nostra relazione l'accompagnai alla Luiss di Roma a sostenere un test d'ammissione a numero chiuso per un Master universitario che superó brillantemente"

E continua:  "Sara soffre di veri e propri problemi psichici che laddove non curati (e a vederla così sono certo che non lo stia facendo da tempo) peggiorano a livello esponenziale giorno dopo giorno. Senza contare della pericolositá per chi soffre di questa malattia associata all'uso di droghe, del quale so per certo che ha abusato piu volte in passato e probabilmente tutt'ora, ma del quale sono anche consapevole non sia dipendente e sia stata più volte lunghi periodi senza farne uso". 

"Alcuni di voi possono divertirsi quando vedono questi video, ma non comprendete che questa ragazza non sta bene e questa è vera e propria circonvezione di incapace, spesso viene soggiocata da persone meschine che la sfruttano per interessi personali. E con Sara in questo stato è facile farlo come si suol dire 'facile come rubare le caramelle a un bambino'"

"Sara - spiega - non ha nessun parente stretto al di fuori della sua famiglia, purtoppo suo papà sta peggio di lei: è una persona che lo Stato Italiano di 50 anni fa terrebbe chiuso in un manicomio, ha subito giá 5 Tso nella vita, e Sara mi racconto più volte che all'età di 17 anni venne molestata dal medesimo, cosa che poi interruppe la relazione dei suoi genitori. La mamma di Sara soffre del morbo di Parkison e sclerosi multipla ad uno stadio avanzato e non è assolutamente in grado di occuparsi di Lei".

"Mi ricordo di aver trascorso ben 15 giorni con lei senza mai separarci, quando oramai la nostra relazione era già finita da almeno 3 mesi perche lei stava dando i primi segni di instabilitá, ed io all'epoca la lasciai in quanto mi stavo accorgendo che stavo lentamente rovinando la mia vita per cercare di salvare la sua, ma non riuscivo a fregarmente in quanto vedevo che nessuno al di fuori di me poteva aiutarla. Cosi trascorsi 15 giorni a organizzare a sua insaputa assieme al supporto telefonico della madre un Tso a Roma. (E vi garantisco che in Italia costringere una persona che non vuole farsi curare a fare un trattamento sanitario obbligatorio non è per nulla una cosa facile o realizzabile). Furono 15 giorni terribili, alla fine dei quali ero letteralmente stremato, non potevo stare un attimo senza stargli con gli occhi addosso. Il problema di Sara essendo molto fragile è che cade spesso in persone meschine capaci di farle fare ció che piu gli aggrada."


E poi lancia l'appello che noi ci sentiamo di condividere: "L' unico aiuto che noi possiamo fare per questa persona che non sta bene, è piantarla di alimentare questa bolla mediatica riguardanti Sara e Diprè. Sara è schiava del succcesso, successo che 3-4 anni fa poteva ancora avere, ma che ormai è sepolto da tempo e nessuna persona seria e affidabile dal mio punto di vista potrebbe mai lavorare con lei, e sono convinto che se si è associata a questo individuo lo fa, nella sua condizione psicofisica alterata, solamente in cambio di un pó di popolarità. Quindi chiunque continui a condividere stati o link inerenti a questa vicenda si rende complice di questo schifo, e chiedo a chi di voi l' abbia fatto di metterci una pietra sopra, sperando che la Tommasi trovi al più presto la sua serenità".
Grazie.

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Barbara Massaro