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Nicole Minetti, tra fake e scivoloni

Tanti i casi che l'hanno messa in cattiva luce di fronte all'opinione pubblica (a torto o a ragione)

Smentendo categoricamente di voler abbandonare la politica per darsi al cinema porno, Nicole Minetti sostiene di essere danneggiata dalle bugie che la riguardano e cita a mo' d'esempio il suo falso profilo Twitter. Si riferisce al putiferio nato intorno a un cinguettio poco cortese, che però non aveva scritto lei: "Oggi consiglio o palestra? Meglio palestra altrimenti mi riduco come la Fornero".

Le sue pagine Facebook e Twitter, quelle vere, non le hanno comunque risparmiato critiche. Pur senza cadute di tono come la frase riferita alla Fornero, ci sono stati litigi con gli utenti e foto un po' troppo scollacciate considerato il ruolo che ricopre all'interno del consiglio regionale lombardo. Oggi entrambe le pagine sono chiuse, così come il suo sito ufficiale.

Non sono mancati scivoloni anche al di fuori del Web: è ormai celebre la maglietta con la scritta "Senza T-Shirt sono ancora meglio", sfoggiata a settembre dell'anno scorso e fonte di parecchio rumore. Persino la sua collega di partito Mara Carfagna le ha ricordato, senza ottenere risultati, che il mondo della politica suggerisce un cambio di look in direzione di mise più severe.

OLYCOM

Milano, dicembre 2011: Nicole Minetti al party dopo il concerto di Rihanna

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Aldo Fresia

Scrivo di cinema e videogame. Curo e conduco la trasmissione radiofonica Ricciotto.

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