Il terzo grado - Alda D'Eusanio
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Il terzo grado - Alda D'Eusanio

Intervista alla giornalista e conduttrice televisiva, che si racconta a cuore aperto

NOME: Alda D’Eusanio

CHI È: giornalista e conduttrice televisiva

COSA FA: volto del Tg2 negli anni '90, ha condotto diverse trasmissioni di successo, tra cui La Vita in diretta, Al posto tuo e Ricomincio da qui

DICE DI SÉ: “In generale non mi piace la cialtronaggine, credo che in ciò che si fa bisogna lasciare sempre una traccia. Tutti mi dicono: ‘Ogni volta che parli ti fai dei nemici’, ma sono solo sincera e non parlo male”. 

In quali attività diresti di avere talento, e in quali diresti di non averne affatto?

Le attività in cui penso di avere talento sono quelle che riguardano la comunicazione. Penso di esercitare una forte empatia che mi viene da un interesse autentico e profondo verso tutto ciò che mi circonda. Le attività nelle quali sono assolutamente negata è tutto ciò che riguarda economia e finanza: infatti sono una grande esperta in uscite e non ho mai azzeccato un'entrata in vita mia. C'è un altro campo a me negato che è lo sport: io mi stanco solo a guardare chi lo pratica, sudo per loro, mi affanno per loro e stramazzo sul divano. 

Se potessi scegliere un’attività per la quale non hai talento e venirne magicamente e generosamente dotato, quale attività sceglieresti?

Mi piacerebbe tanto essere o Marguerite Yourcenar o Mina, ovvero una grande scrittrice o una grande cantante. 

Ti piace quando ti cantano “Tanti auguri”?

Certo che mi piace, mi piace festeggiare il giorno in cui sono nata con le persone che amo intorno ad una buona cena e ad una torta con le candeline. 

Al cinema piangi quando dovresti piangere, al momento sbagliato o non piangi affatto?

Al cinema non solo piango, ma faccio tutto quello che fa il protagonista, quindi vado in guerra, m’innamoro, mi dispero per un amore finito, rido perché sono comica. Insomma quando esco dal cinema sono sfinita perché provo tutti i sentimenti che il film mi trasmette. 

Hai ancora qualcuna delle tue vecchie pagelle o dei tuoi trofei sportivi d’infanzia?

Le mie vecchie pagelle le conserva mamma. Come ho già detto io e lo sport non siamo mai stati amici e non ho mai vinto un trofeo neanche da bambina. 

C’è da fidarsi di più o di meno di chi mangia cibo insapore rispetto a un buongustaio raffinato?

Mio nonno contadino diceva sempre che chi ruba al proprio corpo è un grande ladro. 

Puoi dire con certezza di aver amato?

Posso dirlo più che con certezza: ho amato e amo profondamente e totalmente. 

Ti chiedi più spesso che ne è stato della gente normale che hai conosciuto o degli strambi che hai conosciuto?

Non dimentico mai chi ho conosciuto. 

Sai mentire?

Quando è utile sì, ma chi mi conosce mi sgama subito. 

Gli sport per te sono qualcosa da fare, guardare o ignorare del tutto?

Gli sport sono da guardare perché è sempre un grande spettacolo. È meraviglioso vedere le sfide che l'uomo riesce a superare. Non mi piacciono però gli sport la cui violenza è troppo manifesta come la boxe. 

Quando il gioco si fa duro, sei una dei duri che cominciano a giocare?

Certamente sì e di giochi duri ne ho vissuti tanti. 

Qual è la tua torta preferita?

La pizza dolce di mia madre. 

Ti definiresti una buona archivista, rispetto alla tua memoria, o una cattiva archivista?

Non ho memoria che nel cuore, ricordo tutto ciò che mi ha colpito emotivamente e sentimentalmente, mentre la memoria cognitiva mi fa difetto. 

Quest’anno farai viaggi significativi?

Ho fatto un viaggio in India dove ho conosciuto i Marò. Non tornerò mai più in India. 

Sarai più felice in futuro?

Dopo la morte di mio marito sono una donna di dolore. Non sarò mai più felice. 

*domande estratte da Interrogative Mood (Guanda editore)

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Francesco Canino