I professionisti dell'hard 'scaricano' Sara Tommasi
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I professionisti dell'hard 'scaricano' Sara Tommasi

Rocco Siffredi e Franco Trentalance sono d'accordo: "il video è triste e squallido"

Il video hard c'è e si vede. Inutile girarci intorno: con un po' di pazienza, navigando di qua e di là sul web, è facile trovare il link per guardare in streaming il famigerato (più che famoso) video hard di Sara Tommasi.

Panorama.it ha allora chiesto a due guru del settore un'opinione in merito alla discussa pellicola. A sorpresa, però, sia Rocco Siffredi, sia Franco Trentalance hanno preso le distanze dalla Tommasi e da tutto quello che ci gira intorno a 'Sara contro tutti'.

"Quel film - ha dichiarato Rocco Siffredi - non ha nulla a che vedere con  l'hard. E' squallido e senza senso. E' palese che lei non stia bene,  ma questo già si sapeva da quando sono stati resi pubblici gli sms hot  che mandava in giro a politici e personaggi famosi. Prodotti del genere  fanno solo male al cinema hard".

Di opinione simile è il collega Franco Trentalance che preferisce glissare in merito dietro ad un elegante 'no comment'. "Non voglio che il mio nome e quello di Sara Tommasi finiscano nella stessa frase"- spiega Trentalance.

I professionisti (quelli veri) dell'hard, dunque, prendono le distanze sia dal prodotto finale ("non l'ho visto e non credo che lo farò", ha detto Trentalance), sia dall'operazione commerciale che c'è dietro.

"Bisogna domandare - provoca Siffredi- come mai Sara Tommasi ha fatto questo genere di film al produttore e regista perchè lei evidentemente non è sana di mente!"

"Di certo non ha fatto nulla contro voglia - dice Trentalance - e ognuno è responsabile delle sue azioni. Da quel poco che ho visto ha fatto delle performance da professionita. Voglio dire, certe cose non si improvvisano e lei non sembra una santa. Mi aveste chiesto un commento sul video di Belen o su quello di Pamela Anderson lo avrei anche fatto. Era una situazione diversa. Qui siamo di fronte ad una cosa triste e squallida con cui non voglio avere nulla a che fare."

Quello che qualcuno nell'ambiente dice è che comunque, nel bene o nel male, un merito il film lo ha. "Da sempre - dicono fonti ben informate - il mondo dell'hard cerca di sedurre showgirl e subrette per convertirle al genere. E' un'operazione di immagine che dà visibilità (e soldi). Non ci sono più le pornostar di un tempo, da Moana a Cicciolina, e la crisi si fa sentire. Far girare un film porno a un personaggio con una sua visibilità vuol dire vivere di luce riflessa per qualche settimana. Peccato, però, che questa volta lo si sia fatto sulla pelle di una ragazza evidentemente in difficoltà."

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Barbara Massaro