Beyoncè e la rabbia delle femministe
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Beyoncè e la rabbia delle femministe

Le attiviste della causa non hanno apprezzato l'ultima performance di Mrs. Carter

Beyoncé non è amata dalle femministe, né per i testi delle sue canzoni, né per la sua condotta di vita (non piace, ad esempio, la scelta di presentarsi come Mrs Carter "sposando" il cognome del marito e rinunciano persino al suo pseudonimo - lo fece in occasione del "Mrs Carter tour") né tantomeno per l'ultima esibizione sul palco degli Mtv Music Awards 2014 durante i quali ha fatto poker di riconoscimenti risultando la regina assoluta della manifestazione.

Beyoncè in quell'occasione si è esibita in un mini concerto durato circa 20 minuti e ad un certo punto dello show sullo sfondo è comparsa la scritta "Feminist" proprio mentre l'artista cantava il brano dal titolo "Bow Down Bitches" (Inchinatevi puttane).

Non hanno fatto in tempo a spegnersi le luci sul palco che già su Twitter era iniziato il processo alla cantante accusata di essere l'icona della donna pin up, di colei che nella provocazione e malizia sguazza felice, che cerca di accasarsi, che punta al principe azzurro e che nel concetto di "farsi sposare da uno ricco e potente" non ci trova nulla di male.

Le femministe tutto ciò non lo apprezzano e vedere la scritta "Feminist" alle spalle di Mrs Carter non è piaciuto per niente scatenando una polemica furiosa consumata a colpi di tweet.

 Beyoncé dal canto suo non pare per nulla preoccupata delle critiche e già qualche tempo fa aveva detto: "Io mi ritengo una femminista moderna e penso che il femminismo sia davvero troppo 'estremo'"

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Barbara Pepi