Genitori assenti? Piccoli bulli crescono
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Genitori assenti? Piccoli bulli crescono

Un sondaggio inglese lancia l'allarme: la mancanza di regole domestiche rende i figli violenti e pericolosi

Regole, limiti, paletti. Un tempo era compito dei genitori crescere figli ben educati e rispettosi, oggi invece sembra che sia quasi impossibile per una madre e un padre dire quei no che, come si suol dire, servono a crescere.

Le conseguenze, secondo uno studio inglese, le pagano in primis gli insegnati che si trovano in classe studenti sempre più difficili, violenti e intrattabili. Secondo un sondaggio britannico condotto su un campione di 800 insegnati di vario grado e di differente tipologia rispetto a 5 anni fa il numero di studenti 'difficili' è aumentato nel 62% e il 90% dei docenti ha dichiarato di avere almeno uno studente complicato da trattare in classe.

Secondo l'80% delle persone coinvolte nello studio, la causa della mancanza di disciplina a scuola va ricercata nell'assenza di regole a casa. I genitori non sanno più dire di no e crescono figli violenti e con difficoltà di apprendimento.

Il comportamento più diffuso tra i ragazzini (si parla di studenti di elementari, medie, superiori e università) è l'aggressione verbale (77 per cento), seguito da aggressioni fisiche (57 per cento), bullismo alla persona (41 per cento), e distruzione di oggetti di altri studenti (23 per cento).
Il 60% degli insegnanti ha dichiarato che nell'ultimo anno ha sospeso o espulso almeno un ragazzo.

Altro fenomeno molto diffuso è quello del cyber bullismo subito dal corpo docenti. Hashtag offensivi, pagine facebook di sfottò, foto ritoccate in senso offensivo sono alcuni degli sport preferiti di tanti adolescenti che ritengono che la Rete li renda immuni dalle più consuete forme di rispetto per il prossimo.

In questo modo i docenti diventano loro malgrado protagonisti di un'ironia che trascende il bigliettino del prof con le corna che un tempo si passava sotto banco e diventa un vero atto di cattiveria che invade internet diffondendosi ai quattro angoli del mondo.

La scuola, secondo il sondaggio, diventa il luogo nel quale i ragazzi sfogano la frustrazione di una famiglia assente, di genitori troppo impegnati nel lavoro che non sanno ascoltare i propri ragazzi e preferiscono essere accondiscendenti verso di loro piuttosto che giustamente severi e autorevoli come vorrebbe il ruolo parentale che hanno scelto di sostenere.

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Barbara Pepi