Marcegaglia vende il Forte Village ai russi: resta italiano il management
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Marcegaglia vende il Forte Village ai russi: resta italiano il management

Colloquio con Lorenzo Giannuzzi, direttore generale del resort superstellato

Il sorriso è sospettosamente sornione. Facile, si dirà, quando si sta accomodati in un salottino sul mare, tra pappagalli in volo, profumi di mirto e, intorno, frotte di clienti danarosi (quasi tutti stranieri) e col portafoglio aperto, a conferma che «il trend di prenotazioni e spesa è in crescita». Dalla poltroncina di comando del Forte Village, perla di lusso italiano nella Sardegna del sud (e vincitore da 15 anni del World’s leading resort), il direttore generale Lorenzo Giannuzzi sprizza un ottimismo che stride con l’atmosfera del periodo, specie tra chi si occupa di turismo.

Con un po’ di insistenza se ne scopre il motivo: al Forte, entro l’anno, arriveranno 40 milioni di euro e un imponente make-up, orientato a sedurre anche i più ambiti tra i nuovi clienti, ovvero milionari cinesi e indiani. La proprietà, in mano al gruppo Marcegaglia dal 2007, sta per passare a una cordata di imprenditori, ancora ufficialmente anonimi, provenienti dall’ex Unione Sovietica. Valore della trattativa: 150 milioni di euro.

Russia batte Italia 150 a zero. C’è davvero da festeggiare? Eccome, non dobbiamo vergognarci a riconoscere che l’Italia ha un disperato bisogno di soldi: ben vengano quelli stranieri. Ciò che conta è che il management resti il nostro: abbiamo il migliore know-how in fatto di accoglienza. Difendiamolo e ottimizziamolo. Come? La soluzione trovata qui è affidare la proprietà (i muri sono invece dei fondi Alfa, Beta e Gamma del gruppo Dea, della famiglia De Agostini, ndr) a una società solida, non speculativa, costituita da clienti storici del resort. Il management rimarrà il medesimo: la squadra italiana che in 18 anni ha portato i fatturati da 24 miliardi di lire a 70 milioni di euro. Altri progetti? Il nostro nuovo gruppo rileverà un hotel a Roma e ne aprirà due per l’inverno: uno sulle Alpi italiane, l’altro, probabilmente, ai Caraibi. Italiani intrattenitori dei nuovi ricchi del mondo? Non mi pare una prospettiva malvagia. Il nostro Paese è tra i più belli del mondo. E sappiamo come coccolare gli ospiti. Col Forte Village, poi, abbiamo fidelizzato un database di clienti internazionali con una capacità di spesa tale da consentirci di creare, anche da zero, nuove mete di extralusso. Tutto fa pensare che questo sia il futuro.

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Lucia Scajola

Nata e cresciuta a Imperia, formata tra Milano, Parigi e Londra, lavoro a Panorama dal 2004, dove ho scritto di cronaca, politica e costume, prima di passare al desk. Oggi sono caposervizio della sezione Link del settimanale. Secchiona, curiosa e riservata, sono sempre stata attratta dai retroscena: amo togliere le maschere alle persone e alle cose.

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