Fitness, i nuovi modi per rimanere in forma o ritrovarla
Programmi intensi per chi ha poco tempo o ispirati alla routine degli sportivi, attrezzi evoluti e oggetti tecnologici per allenarsi meglio
Personalizzato, tecnologico e integrato in modo armonico nella routine. Ovvero: cucito addosso alle esigenze, le abilità, gli obiettivi e il tempo libero di ognuno; supportato da gadget di ultima generazione per caricarsi, migliorarsi, persino per trovare compagni d’allenamento; naturalmente incastrato nelle abitudini quotidiane, dunque inderogabile o quasi. Percepito come necessario, alla pari di mangiare, dormire, radersi. Ecco le tre dimensioni, le tendenze che compongono lo standard aureo per l’uomo che oggi vuole tenersi in forma. Regole che valgono sempre, a prescindere dal luogo prescelto per lo sforzo fisico: «L’esperienza di fare sport è diventata liquida. È senza limiti, senza pareti. Può avvenire in palestra, a casa, al parco. Dappertutto. L’importante è che avvenga, in quanto è la chiave del proprio benessere» ragiona con PanoramaLuca Valotta, presidente e direttore generale di Virgin Active Europe. Una rete di centri fitness che ha fatto uscire la teoria e la pratica del club dai classici confini fisici, accostandogli una piattaforma digitale con funzioni estremamente versatili.
Tutto comincia da una app
Da un’applicazione si possono scegliere e prenotare i corsi preferiti o l’attrezzo vicino a un amico, un collega, un compagno di sudate del calcetto: meccanismi social per alzare il tasso di motivazione, aizzare un minimo la competizione. Una logica che è una leva psicologica: «Bisogna superare» dice Valotta «l’aspetto intimidatorio di un ambiente complesso come una palestra. Ognuno deve sentirsi a suo agio. Affiancandosi a qualcuno che conosce o richiedendo un personal trainer altrove, a domicilio, dove preferisce. La tecnologia deve essere l’abilitatore di un’esperienza umana». Oltre, è chiaro, a un facilitatore. E oggi, tra applicazioni grondanti promesse attraenti quali «Addominali scolpiti in 30 giorni» che si aprono con scritte enfatiche alla Karate Kid come «Il progresso è progresso, non importa quanto piccolo» o la sbrigativa «7 min workout» (oltre 10 milioni di download) per snellirsi e scolpirsi nell’intervallo di una pausa caffè, le alternative non mancano. Più ancora che in tasca, è comodo tenerle al polso. Gli smartwatch sanno registrare con matematica pazienza ogni caloria bruciata, come pure fanno la scarpa, il tapis roulant, persino lo specchio e gli oggetti che trovate qui sotto.
Imitare i professionisti
Gli uomini, appassionati di gadget finalmente belli e non solo funzionali, hanno preso ad adottarli con sincero entusiasmo. E tendono a non accontentarsi, a diventare ambiziosi via via che i risultati delle loro fatiche cominciano a vedersi: «Il mondo dell’allenamento è sempre molto dinamico, in continua evoluzione. Negli ultimi tempi abbiamo notato un crescente interesse per il training ispirato a quello professionale dei grandi atleti» spiega Silvano Zanuso, scientific communication & research manager di Technogym. Così è nato Skillathletic, un allenamento di gruppo orientato al miglioramento delle performance. «La preparazione di un atleta prevede lo sviluppo di varie capacità: resistenza aerobica nel caso di un maratoneta; potenza, velocità, agilità in quello, per esempio, di un tennista. Skillathletic si fonda sullo sviluppo di tutte le abilità fondamentali. Frequentando le classi di un centro che offre questo programma, ci si trova a sviluppare una forma fisica completa. Come un atleta».
Un passo alla volta
I livelli di difficoltà variano per garantirne progressività e trasversalità; gli attrezzi sono di ultima generazione, come la Skillbike, la prima bicicletta da usare indoor che ha un vero cambio con cui riproduce le esatte dinamiche (e il rischio fiatone in pendenza) della strada. Il vogatore Skillrow, invece, migliora la potenza anaerobica, la capacità aerobica e le funzioni neuromuscolari simulando il canottaggio in acqua. Le nuove frontiere dell’allenamento per l’uomo contemplano anche questo: se non si può essere fisicamente in un luogo, se ne possono ricreare le condizioni dentro una palestra. Inclusi i colpi di remate su un mare cristallino o una salita di montagna sui pedali. Un’anteprima fedele di ritmi, passioni ed evasioni della bella stagione all’orizzonte.