Fiammetta Cicogna: "Viva la vita spericolata"
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Fiammetta Cicogna: "Viva la vita spericolata"

La conduttrice di Wild-Oltrenatura si racconta e svela: "In primavera mi vedrete accanto a Paolo Ruffini: condurrò una puntata di Colorado"

Da piccola sognava Flashdance, poi voleva fare il magistrato, finché un giorno per caso partecipa a un concorso come musicista. Viene presa, ma finisce a fare spot per la Tim. Chiambretti la chiama per suonare il pianoforte nel suo programma, e lei accetta di buon grado, ma non rinuncia agli anfibi ai piedi. Non a caso Fiammetta Cicogna dal 2009 conduce fiera Wild - Oltrenatura su Italia Uno, e malgrado le numerose peripezie affrontate non è affatto stanca: “Anche quando non registro faccio sport: almeno due ore al giorno, la mattina presto: se non fossi così attiva non potrei fare il mio mestiere”.

Fino ad aprile la vedremo a Wild-Oltrenatura, ma lei ha finito di registrare le puntate: il bilancio di questa edizione?

Dentro sono molto contenta e soddisfatta, fuori sono tutta un livido, tra un bozzo e una spalla lussata. Poi ho fatto un’uscita di scena plateale cadendo da un mulo, e mi sono fatta abbastanza male: è stato stancante, ma divertente.

La cosa più folle che ha fatto?

L’anno scorso ho attraversato un canyon a 50 metri di altezza con fettucce e imbracatura fatte da me. Quando sono arrivata ho respirato forte e mi sono detta: “Ok, ora basta Fiammy, però”.

Cosa pensa prima di lanciarsi in un’avventura?

Niente. C’è un momento in cui stacco il cervello e mi butto. Sono fatta così.

Non ha paura?

Paure no, ho tensioni semmai. Per esempio, temo il freddo: quando mi sveglio alle 6 e penso che dovrò infilarmi una muta e gettarmi in un torrente a meno 15 gradi, ecco lì magari capita che non mi si muovano le spalle. Lì per lì ho scariche di nervi, ma è solo tensione momentanea, poi passa subito.

E’ stata sempre così spericolata, fin da piccola?

Dentro sì. Ma da bambina ero bassa e tracagnotta, ho un ricordo di me inguardabile in body mentre cercavo di fare Flashdance. Poi di colpo sono diventata snella e alta, ho iniziato a ballare, a fare vacanze non sedentarie e a praticare parecchio sport.

Cosa le hanno lasciato tutti questi anni di Wild-Oltrenatura?

L’importanza del gruppo che si crea quando viaggi: è un lavoro che ti porta via da casa sei mesi all’anno, lontana da famiglia, amici, ed è importante trovare una seconda famiglia professionale valida. Senza di loro non sarebbe mai la stessa cosa.

La rivedremo presto in tv in veste di conduttrice...

Sì, condurre mi piace parecchio, come ho appena dimostrato sul palco di Cortinametraggio 2013. In primavera mi vedrete accanto a Paolo Ruffini: condurrò una puntata di Colorado, è stato molto divertente. E più avanti, una serata su Italia Uno, l’evento Calzedonia.

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Claudia Catalli