Il Festival Mondiale della canzone funebre: per esorcizzare la morte con ironia
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Il Festival Mondiale della canzone funebre: per esorcizzare la morte con ironia

Ogni due novembre e Rivignano (Udine) si svolge una manifestazione canora molto particolare

Non immaginatevi vecchine in lacrime che ripetono nenie funebri o streghe imbruttite che borbottano esorcismi: niente di più lontano dallo spirito del Festival Mondiale della canzone funebre. Ogni anno il 2 novembre alla 20.30 a Rivignano, Udine, gruppi pop, folk, jazz o country si danno battaglia a colpi di canzoni che abbiano come tema centrale la morte, il trapasso o il rapporto con l'aldilà.

E' l'evento punta della Fiera dei Santi che si svolge nel paese friulano e che ripropone l'antica usanza di esorcizzare la paura della morte e allontanare gli spiriti. Nel passato gli abitanti di Rivignate, dopo aver dedicato il giorno del 2 novembre al compianto dei defunti, si ritrovavano in piazza di sera per celebrare la morte (e la vita), scacciando così la paura e la tristezza con il "Bal sul Brear", ovvero il ballo sul rumoroso pavimento in legno, per allontanare gli spiriti.

Gli organizzatori del Festival (che giunge alla sua terza edizione quest'anno) hanno voluto ricreare quell'atmosfera aggiungendo un pizzico di ironia e modernità. Proprio in tema di modernità quest'anno ci sarà anche la diretta social dell'evento con l'hastag #FMCF dall'account Twitter della manifestazione e dalla sua pagina Facebook

Nel 2012  aveva vinto Giacomo Toni e 900 Band, un gruppo arrivato da Forlì che aveva proposto “Il bevitore longevo” guadagnandosi la standing ovation del pubblico grazie alla storia si quell’irriducibile bevitore che aveva "portato i crisantemi a tutti i suoi amici astemi".

 

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Barbara Pepi