Fabrizio Corona, lettera dal carcere
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Fabrizio Corona, lettera dal carcere

L'ex re dei paparazzi sarà ospite d'onore "assente" alla prossima puntata di Verissimo

Sarà l'ospite d'onore fantasma della prossima puntata di Verissimo, Fabrizio Corona, che, per mano della mamma Gabriella ha fatto arrivare nel salotto si Silvia Toffanin una lettera aperta. Una sorta di bilancio dei primi 8 mesi di carcere. "Io non provo più rabbia né rancore per chi mi ha condannato e inflitto questa pena così eccessiva e così assurda, ma anzi lo ringrazio perché mi ha dato la possibilità di capire tante cose, mi ha aiutato a riconoscere i tanti sbagli, ad ammettere gli errori, a guardarmi dentro, nel profondo della mia anima e capire finalmente, a quasi quarant'anni, chi sono e cosa voglio veramente".

L'ex re dei paparazzi, lo scorso gennaio , è stato condannato a scontare 7 anni e 10 mesi di carcere per una serie di reati tra i quali il più grave è estorsione aggravata ai danni di David Trezeguet per delle foto che immortalavano il calciatore in compagnia di una bella sconosciuta.

Dopo una breve latitanza in Portogallo Corona si è consegnato alla giustizia a Lisbona e ora si trova nel carcere di Opera, lo stesso nel quale era detenuto Lele Mora. 

"Cella 1. 1° Reparto. 4° Piano. Sezione B", come scrive l'agente dei fotografi nella missiva. E' lì che trascorre le giornate a pensare e a fare un bilancio della sua vita a 300 all'ora. "Dopo la scoperta di una grave malattia", scrive Corona, "ho cominciato a riflettere" e, spiega, il carcere è "la realtà dell'inferno in terra, dove colpevoli ed innocenti sono costretti a vivere in condizioni vergognose e disumane nell'indifferenza istituzionale".

Un attacco duro quello lanciato da Fabrizio al quale è stata diagnosticata una forma di depressione monopolare . "Continuo a combattere come ho fatto dal primo giorno che sono entrato in questo nuovo mondo, con questa nuova vita, per dimostrare che nei momenti di difficoltà si deve niente affatto ripiegare le ali, abbassare il tiro, ma anzi, tentare di rilanciarsi lavorando sui propri margini di miglioramento".

Un uomo diverso dallo spocchioso re Mida della showbiz che riusciva a far soldi anche con la farfallina dell'ex fidanzata registrando come marchio di fabbrica il noto lepidottero tatuato ull'inguine di Belén Rodriguez.

Pare che dietro le sbarre Fabrizio abbia ritrovato i "valori veri" che poi sarebbero "l'orgoglio ed il coraggio perché alla fine quello che veramente conta (nothing else matters) è il carattere e il cuore che metti nella vita". Di fronte alla disperazione continua Corona è importante "rispondere con il sorriso e il dito medio alzato".

Corona incita tutti a non lasciarsi andare perchè dice: "Io non l'ho mai fatto e mai lo farò!"

La lettera si chiude con i saluti a Silvia Toffanin e alla mamma Gabriella: "Guardandovi seduto dal mio sgabello di legno mezzo rotto, attraverso un minuscolo televisore degli anni Settanta, voglio vedere mia madre sorridere: ha già pianto e sofferto troppo. Un bacio ed un ringraziamento speciale a te, Silvia. Con affetto. Fabrizio Corona"

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Barbara Pepi