Dating online: i numeri del successo
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Dating online: i numeri del successo

Negli Usa i siti di incontro sono una certezza, in Italia il fenomeno è in crescita. Ecco qualche dato

Una ricerca pubblicata dal Pew Research Center rivela che il 38% dei single americani cerca, o ha cercato almeno una volta, l'anima gemella sui siti di dating. Di questi il 23%, finisce poi per sposare il partner conosciuto in Rete. Percentuali di tutto rispetto, che mostrano come sono cambiate le relazioni amorose nell'era del digitale.

Le interviste sono state condotte via telefono e hanno abbracciato un campione di 2252 adulti, dai 18 anni in su. Oltre ai numeri snocciolati in precedenza, dall'indagine emerge che, fra tutte le persone che navigano abitualmente su Internet, l'11% bazzica i siti di incontro. Il ritratto dell'utente medio? Stando a quanto ci dicono: single, età compresa tra i 20 e i 40, livello di istruzione universitaria.

Rispetto al passato ci sono meno remore a trasformare i flirt online in un tête-à-tête davanti a una tazza di caffè: il 66% afferma infatti di essersi spinto fino all'appuntamento in carne e ossa, contro il 43% riscontrato in un precedente studio del 2005.

Più in generale è calata la diffidenza verso il web, un tempo considerato un luogo per cuori affranti e casi umani irrecuperabili. Il 59% degli intervistati si trova d'accordo con l'affermazione "il dating online è un ottimo strumento per conoscere gente" (contro il 44% del 2005), mentre solo il 21% concorda con l'assunto "le persone che usano le piattaforme di dating sono disperate" (otto anni fa la percentuale era del 29%).

Non si tratta però di un trend esclusivamente a stelle e strisce. Attraverso l'annuale studio LoveGeist, Meetic ha chiesto ai single italiani quali siano i luoghi più propizi per fare nuovi incontri. Con il 39% delle preferenze Internet è secondo solo alla tradizionale cerchia di amici (57%) e davanti a un altro grande mito, il posto di lavoro (34%). Da sottolineare come la fiducia sia maggiore fra gli internauti maschi, che rispetto al gentil sesso appaiono più a proprio agio con gli strumenti messi a disposizione dalla Rete (43% uomini vs. 34% donne).

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Davide Decaroli