Miranda Kerr, Cameron Diaz e l'estetica dell'omosessualità
Gettyimages
Lifestyle

Miranda Kerr, Cameron Diaz e l'estetica dell'omosessualità

Immaginare due donne insieme è socialmente più accettato, ancora oggi, di due uomini

Miranda Kerr, celebrata modella, ex fidanzata di Orlando Bloom, ha recentemente dichiarato a GQ UK, durante un servizio di nudo: “Mi piacciono sia gli uomini che le donne. Desidero esplorare nuovi orizzonti. Perché non dovrei?". Ricorda un’altra celebre star hollywoodiana, Cameron Diaz, che da tempo aveva manifestato la sua bicuriosità. Alla rivista Glamour ha recentemente dichiarato: "Penso che le donne siano bellissime, assolutamente bellissime. Penso che tutte le donne, prima o poi, siano state attratte sessualmente da altre donne”, tanto da spingere i giornali di gossip a idealizzare un possibile appuntamento hot fra le due. 

L’immagine di due bellissime donne, famose, che si scambiano effusioni, non infastidisce nessuno, né donne, né uomini.

Se proviamo a pensare a una coppia di uomini, però, che so, Tom Cruise e David Beckham, ecco che le cose cambiano. L’immagine di due uomini avvinghiati è ancora (qualcuno oserebbe dire “per fortuna”) socialmente difficile da digerire, specie tra le star di Hollywood. Certo, ci sono aperture, e fioccano gli outing anche fra le star. Ma immaginare due donne o due uomini insieme resta profondamente diverso.

Piace trasformare queste differenze in pretesti per urlare contro le discriminazioni. La verità è che in altre epoche storiche, prendiamo la Grecia antica, i corpi maschili uniti nell’atto sessuale non destavano alcuno scalpore. Come diceva Nietsche, “non esistono fenomeni morali, solo interpretazioni morali dei fenomeni”.

In linea di principio, certo, ognuno dovrebbe essere libero di fare del suo piacere quel che gli pare. E donne con donne, uomini con uomini, sono potenzialmente solo due delle infinite varianti del piacere. Ma, pur sforzandosi di essere progressisti a tutti i costi, esistono lo stesso delle istanze biologiche di cui non sarebbe vergognoso tenere conto. Il fatto che ogni specie animale abbia come comandamento biologico la riproduzione di se stessa non è una base arbitraria da cui partire.

In fondo siamo come i lego, concepiti per incastrarci. E, contrariamente a quel che piace pensare intellettualmente, esiste una “normalità” in questi ambiti. C’è gente a cui non piace il cioccolato, e ne ha tutto il diritto. Ma, normalmente, alle persone piace il cioccolato. Così anche i gusti sessuali, tutti legittimi, come ogni desiderio, non tutti uguali.

Il senso estetico è dato dal tempo e dallo spazio e, nel nostro mondo occidentale, ancora oggi, ancora per molto tempo, una coppia di uomini attrae più antipatie di una coppia di donne, ed entrambe le coppie non sono considerate “normali”.

Regnano, sui gusti delle persone, diversi pregiudizi, che non si abbattono con strepiti e lamenti, ma col tempo, col mutare delle condizioni materiali che ne sono la premessa. La normalità è mutata, nel tempo, e muterà ancora, facciamocene una ragione, ma non inventiamoci una realtà in cui espiantabile il concetto di “normalità”. La normalità, nella sua mutevolezza, esiste, e non dovrebbe essere un reato sottolinearlo, e neanche rilevare che, nelle sua sfumature soggettive, ha origine da occorrenze oggettive che poggiano su millenni di evoluzione.

Le perversioni (basta un giro in qualsiasi banca dati pornografica on line per abbracciarne l’ampiezza e l’incredibile variante di specificità) sono un passaggio obbligato per la “secolarizzazione” della sessualità.

Collezionare parafilie sarà l’hobby del futuro.

E, probabilmente, l’immaginario collettivo non adotterà più un filtro diverso nell’immaginare relazioni donna-donna o uomo-uomo.

Ma oggi non è così e non è né un bene, né un male, solo un fatto.

Film come “La vita di Adele” possono permettersi immagini decisamente esplicite mentre film come “Broke Break Mountain” devono mantenere un profilo più basso di diversi toni sul piano della messa in scena. Anche per Hollywood non è immediato adeguarsi. In fondo, si tratta di soldi, mica pizza e fichi, il resto può passare in secondo piano. E ai posteri l’ardua sentenza.

I più letti

avatar-icon

Marco Cubeddu

Nato a Genova nel 1987, vive a Roma, è caporedattore di Nuovi Argomenti e ha pubblicato i romanzi Con una bomba a mano sul cuore (Mondadori 2013) e Pornokiller (Mondadori 2015). Credits foto: Giulia Ferrando

Read More