Buon compleanno Cicciobello. Il ricordo dei vip che ci sono cresciuti insieme
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Buon compleanno Cicciobello. Il ricordo dei vip che ci sono cresciuti insieme

Compie 50 anni la bambola che ha segnato mezzo secolo di storia del costume del nostro paese. E anche le celeb giocavano con lui...

Alessia Fabiani, da poco mamma dei gemellini Kim e Keira, lo ha sempre considerato il suo bambolotto d'elezione, e ci dice: "Ho già fatto acquistare due Cicciobello My-Phone, sai, quelli con il telefonino, per i gemellini. Da  piccola ne avevo uno bianco e uno di colore".

Si festeggia il cinquantesimo anniversario della nascita di Cicciobello: era il lontano 1962 quando nacque il bambolotto che sarebbe entrato nella vita di tantissimi bambini diventando una sorta di mascotte dell'infanzia di ognuno di noi. A Nina Moric fu portato Cicciobello Rock dall'Italia: il regalo le fu fatto da uno zio esperto di fisica. "Da piccola ne avevo tre, ma non mi piacevano i suoi vestitini e, quindi, io li disegnavo e mia mamma li realizzava. Erano in iuta e canapa, sono stata un'antesignana dell'ecosostenibile. Molto "green" sin da piccola.", dice Tessa Gelisio, conduttrice di "Pianeta Mare" e di "Cotto e  Mangiato". A Martina Stella, da poco mamma di Ginevra, fu regalato, ma ci giocò poco. Dice di essere stata una bambina già grande: il bambolotto "decorava" la  sua camera da letto.

Anche Manuela Arcuri non è mai stata una bimba fanatica di  bambole, ma per Cicciobello ha sempre avuto una grande passione: l'unica sua preoccupazione da piccola era che il bambolotto non mangiasse: questo, per lei, era fonte di preoccupazione. Caterina Murino, quasi in preda ad una veggenza, lo immaginava vestito dark, quasi come un agente segreto: nel suo futuro l'aspettava il ruolo da bond-girl in "007 Casinò Royal".

Antesignani furono  Poldino e Poldina, e attrici come Stefania Sandrelli e Corinne Clery li  ricordano benissimo, ma Cicciobello ha avuto una notorietà che ha superato  precursori e concorrenti. La sua "arma letale"? Assomigliare in modo impressionante ad un vero neonato: questo ha scatenato nei bambini un desiderio di immedesimazione.

Filippa Lagerback non lo ha conosciuto: in Svezia, suo paese natale, c'erano altre bambole dai nomi (per noi) strani. Cristiano Malgioglio, che di pupazzi  se ne intende, ne aveva una collezione, bianchi, di colore, rock e via elencando: inoltre ha in casa un "clone" di Floradora, il cane di peluche impertinante (e molto gay  friendly) che appare nei programmi televisivi di Paolo Limiti. Cristiano amerebbe commercializzarlo. Avremo, nel caso ciò avvenga, un nuovo  fenomeno di costume come Cicciobello? E magari inventarsi un Cicciobello- Floradora?

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Ivan Rota