Tutti pazzi per la "crema intergalattica"
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Tutti pazzi per la "crema intergalattica"

Il segreto di bellezza delle star non risente della crisi economica: è sold out da Harrods la crema a base di polvere stellare

Le donne spenderebbero qualsiasi cifra per diventare più belle anche in tempo di crisi.

Lo dimostra il grande successo di una costosissima crema a base di “polvere di stelle” che al reparto lusso dei blasonati grandi magazzini Harrods di Londra è costantemente esaurita: per averla bisogna mettersi in fila.

Si tratta della “111 Skin Celestial Black Diamond Cream”, idratante che contiene microparticelle di diamante nero che si sono formate nello spazio. Eppure il prezzo non è per tutte le tasche: 599 sterline, ovvero 700 euro per una confezione da 50 ml. Più di un trattamento al botulino o una seduta per attenuare le rughe con il filler di acido ialuronico.

Qual è il segreto di tanto successo? Perché le “Lady” la considerano un elisir in grado di allontanare di parecchio il momento del primo lifting? Per il suo inventore, Yannis Alexandrides, chirurgo plastico amato dalle dive inglesi, è l’unico prodotto in grado di “ripristinare la giovinezza” e mantenerla a lungo. Nel dare vita alla “111 Skin Celestial Black Diamond Cream” si è fatto aiutare dagli scienziati della NASA che l’hanno testata sugli astronauti nello spazio, dove il processo di invecchiamento è accelerato rispetto alla terra.

Pare che questo prodotto sia in grado di veicolare negli strati profondi dell’epidermide sia il collagene di tipo “I” e “III” che l’acido ialuronico. La sua formula è segreta, ma i ben informati dicono che contenga anche il “NAC Y2", una proteina ancora in attesa di brevetto che, una volta registrata, spopolerà nel mondo della cosmesi.Per il dottor Alexandrides la crema “stimola una potente rigenerazione cellulare regalando, grazie ad un agente schiarente chiamato Arbutina, un aspetto fresco, sano e luminoso”.

Ultimamente le creme di bellezza ci hanno abituato agli elementi più disparati: bava di lumaca, siero di vipera, guano d’uccelli, placenta di pecora. Certo nessuno si era ancora avventurato tanto in alto per spianare rughe e far scomparire le macchie scure dall’epidermide. Speriamo che il tempo confermi le doti miracolose della crema intergalattica convincendo anche chi oggi pensa che l’unica cosa stellare della “111 Cream” sia il prezzo.

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Stefania Fiorucci