Barbie cambia: arriva il modello Drug Queen
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Barbie cambia: arriva il modello Drug Queen

Ogni epoca ha la sua bambola e, a 50 primavere suonate, ecco la Barbie Drug Queen. Ad idearla il designer newyorkese Phillip Blonde, noto travestito, che ha voluto la bambola a sua immagine e somiglianza

Un tempo c'era la Barbie. Era il 1959 quando la bambola fece il suo debutto in società negli Stati Uniti. Considerata scandalosa al suo esordio in Italia perche' troppo sexy e con troppe "forme" per essere un giocattolo per bambine, nel tempo si è però evoluta, adeguandosi ai cambiamenti della società. E se nel mondo di oggi c'è spazio per tutti, ecco pronta per il mercato dei giocattoli la Barbie Drug Queen.

Ufficialmente il nome del nuovo modello della bambola Mattel e' "The Blond Diamond" e il perchè non è difficile da capire: capelli color biondo platino, miniabitino tutto diamanti e lustrini, pelliccia di ermellino e un paio di scarpette luccicanti, con tacco vertiginoso. Ma se già il look della bambola potrebbe far storcere il naso a qualcuno, a far discutere è il fatto che a ideare la nuova versione sia stata la coppia di designer newyorkesi Phillipe e David Blond. Proprio il primo non ha mai fatto mistero di essere un travestito e la bambola è stata realizzata a sua immagine e somiglianza.

Del resto la Mattel non è nuova a "provocazioni" del genere. Prima della versione "Drug Queen" c'era infatti stata la Barbie calva. La bambola era stata prodotta a fine marzo appositamente per Genesis Reyes, una bambina di 4 anni di New York, che aveva perso i capelli per la chemioterapia a cui si era sottoposta. L'iniziativa aveva incontrato così tanto apprezzamento da creare un gruppo su Facebook per chiedere all'azienda califoniana di realizzare altri modeli analoghi per aiutare le bambine malate a non perdere l'autostima, sentendosi diverse. La pagina Fb aveva avuto oltre 11.000 "like".

Nulla a che vedere, invece, con la Barbie "vivente", ovvero Valeria Lukyanova, una ragazza ucraina di appena 21 anni cresciuta col mito della Barbie, tanto da volersi sottoporre a numerosi interventi chirurgici per poter assomigliare alla bambola. Il risultato è un'impressionante somiglianza con l'originale.

Molto meno scalpore desta invece la recente versione della Barbie giornalista, dotata di microfono e computer, ma con una ben più sobria frangetta e un tailleur rosa molto casto. Difficile pensare che la signorina elegante sia 'parente' della Blond Diamond, ma così è. La versione Drug Queen si può prenotare sul sito www.barbiecollector.com al prezzo di 125 dollari. Ora non resta che aspettare la commercializzazione del giocattolo, attesa nei negozi per Natale, per capire se e quanto (alle mamme) piacerà il modello tutto lustrini e pelliccia.

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Eleonora Lorusso