Pericolo smartphone
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Lifestyle

Anche in Italia arriva l'allarme "Smartphone walking"

Passeggiare tenendo il cellulare in mano può essere molto pericoloso per la pubblica sicurezza

In America esistono addirittura dei marciapiedi con corsie riservate ai pedoni che camminano con lo smartphone in mano effettuando il cosiddetto smartphone walking e cartelli che avvertono del pericolo "Pedone distratto".

Adesso che, in giro per il mondo, è in crescita la febbre da Pokèmon Go anche l'Italia scopre il rischio smartphone walking, causa di un fenomeno di distrazione di massa che può avere gravi conseguenze per la sicurezza pubblica. Un esperimento sociale condotto da Found! -  story engagement factory - ha messo insieme oltre 5000 segnalazioni raccolte grazie agli osservatori sparsi per le 5 maggiori città italiane con l'obiettivo di esaminare quali siano i comportamenti "tecnologici" urbani più pericolosi per la pubblica sicurezza.

Nell'infinita casistica cui ora andrà anche aggiunta la caccia ai Pokèmon svettano l'attraversamento delle strisce pedonali mentre si scrive un messaggio su Whatsapp; passeggiare scrivendo un post su Facebook o salire su un mezzo pubblico ritwittando l'ultima notizia.

In Italia il fenomeno riguarda il 53% della popolazione e provoca sempre sempre più incidenti, alcuni mortali. Milano (61%) e Roma (53%) sono le città più malate di smartphone walking.

Più soggetti gli uomini (58%), contro il 48% delle donne. Si tratta per lo più manager o uomini d'affari tra i 30 e i 45 anni (58%), seguiti dai giovanissimi tra i 16 e i 29 (54%) e dagli over 50 (46%).

Una tematica così attuale da diventare oggetto di approfondimento sulle maggiori testate a livello internazionale.

Ne parlano, ad esempio, l'australiana ABC, che ha condotto uno studio su 7000 ragazzi scoprendo che solamente per 6 su 10 girare per la città distratti da dispositivi tecnologici è un serio pericolo, e il nipponico The Japan Times, che ha riportato uno studio del Mobile Marketing Data Labo, dal quale emerge che il 66% delle persone ha ammesso di essersi scontrata con un passante mentre utilizzava lo smartphone, il 18% è inciampato almeno una volta e, addirittura, ben il 4% è caduto alla fermata del treno.

La britannica BBC infine ha dedicato un articolo alle text walking lanes, ovvero le corsie appositamente riservate a chi scrive messaggi o utilizza i social passeggiando per la città, create per la prima volta nella città belga di Antwerp e poi arrivate negli Usa.
 
Anche il The New York Times si è occupato del tema e ha pubblicato uno studio condotto dai ricercatori della Stony Brook University.

Secondo l'indagine i pedoni distratti dagli smartphone spesso finiscono per andare nella direzione sbagliata e si scontrano contro cose o persone il 61% delle volte in più rispetto al normale; rischio corso soprattutto dai millennials e dagli over 50, che spesso incorrono in gravi infortuni come fratture e distorsioni.

Un dato ancora più allarmante se si considerano le visite al pronto soccorso dovute alla smartphone walking, che negli Stati Uniti sono raddoppiate rispetto al 2010.

Il crescente numero di infortuni, ma anche di morti, dovuti alla distrazione da smartphone ha spinto il Governo Federale a stanziare 2 milioni di dollari alle città che contrasteranno questa tendenza.
 

 

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Barbara Massaro