Le magliette che imbarazzano il Brasile
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Le magliette che imbarazzano il Brasile

Alla vigilia dei mondiali di calcio Adidas ha lanciato due t-shirt che giocano su doppi sensi relativi al turismo sessuale carioca

Come se per pubblicizzare i Mondiali di calcio in Italia fosse stata creata una linea di magliette che utilizzava coppola, lupara, mafia e spaghetti per "pubblicizzare" il Belpaese. Forse qualcuno avrebbe preso male l'abuso dei soliti stereotipi che riguardano la penisola. Così è successo in Brasile. Alla vigilia dei mondiali carioca Adidas ha lanciato sul mercato due t-shirt che giocano sui doppi sensi relativi alle procaci donne brasiliane, alla diceria che le vuole oversexed e all'abitudine da parte degli stranieri di recarsi nel Paese sud americano per dedicarsi ad un turismo sessuale illecito che le autorità locali stanno cercando di sconfiggere.

Sulla prima maglia è stilizzata una donna dalle forme audaci in bikini. Sullo sfondo c'è un tramonto sul mare del Brasile e la scritta recita: "Looking' to score" che si potrebbe tradurre con un "aspettando di andare in rete" con un doppio senso che si può riferire sì al calcio, ma anche alle belle donne. Sulla seconda, invece, campeggia un cuore che - se guardato dalla parte opposta - ricalca un lato B in perizoma e la scritta I love Brazil. 

La trovata pubblicitaria è stata presa molto male dall'ente nazionale del turismo carioca che, tramite il suo direttore, Flàvio Dino, ha dichiarato di non avere gradito la campagna in quanto sosterrebbe implicitamente le attività illecite legate al turismo sessuale. "Noi non accettiamo che la coppa del mondo possa essere sfruttata per attività illegali - ha dichiarato Dino alla stampa locale - chiediamo ad Adidas di ritirare i prodotti. Il Brasile ha delle dure leggi contro il turismo sessuale e anche in occasione dei Mondiali punirà chi verrà scoperto a praticarlo su tutto il territorio Nazionale". Adidas, al momento, non ha ancora risposto all'appello delle autorità.

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Barbara Pepi