A ognuno il suo calice di buon vino
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A ognuno il suo calice di buon vino

Tannico ha commissionato la più grande ricerca sul mondo del vino evidenziando come i gusti cambino a seconda dell'età e del sesso dei consumatori

Anche scegliere una bottiglia di vino è un fatto di stile e un modo per esprimere uno status symbol. A studiare il rapporto tra marketing delle cantine, vendite e riscontro sul targetè stata la più grande ricerca mai effettuata sul mondo del vino.

A condurla è stata Tannico Intelligence su un campione di 50.000 consumatori di vino. ​Tannico Intelligence​ è un servizio dedicato alle cantine e ai consorzi, che permette di accedere a milioni di informazioni registrate su Tannico, la piattaforma di vendita della più grande enoteca online d’Italia.

La ricerca Tannico
A vendere di più, da quanto risulta dai dati elaborati, sono i grandi marchi attenti all'immagine e al posizionamento del prodotto e, secondo Marco Magnocavallo, fondatore e Ad di Tannico: "Il settore vinicolo sembra avvicinarsi sempre di più alle dinamiche dei brand che nel lifestyle e nella moda hanno puntato da anni sull'immagine della marca".

I Millennials
Proprio immagine e notorietà del marchio guidano, in particolare, i Millennials nella scelta della bottiglia migliore. Secondo lo studio i giovani tra i 18 e i 35 anni acquistano vini che rappresentano uno status symbol, come lo Champagne e bottiglie da invecchiamento (Bolgheri, Barolo, Amarone e Brunello per il 23%), incredibilmente molto di più della fascia over 35 maschile, che sceglie più Prosecco rispetto ai giovani.

I Millennial invece preferiscono al Prosecco (8%), il metodo classico (15%, diviso tra Franciacorta e Trento Doc) più di tendenza ed elegante. Moêt et Chandon, ad esempio, nella fascia dei giovanissimi, ha uno scarto del 400% in fatto di acquisto rispetto ad un target più adulto.

Si tratta di una sorta di ​effetto #riccanza che, nonostante precarietà e crisi, si celebra con ​Dom Pérignon consumato anche fra gli under 25 con spensieratezza​ e superando il 300% d’acquisto rispetto a tutte le altre fasce d'età.

Le donne amano le bollicine (ma non solo)
Col passare delle primavere cambiano i gusti in fatto di vino e i palati si differenziano tra uomini e donne. Le donne, in particolare, solo in parte corrispondono ai cliché di genere che vogliono le signore tutte bollicine (sia italiane sia francesi quasi in parti uguali) e calici di bianco fruttato.

A sorpresa, infatti, ​le signore scardinano il vecchio stereotipo e ​dimostrano di apprezzare anche i ​vini rossi​, acquistati per il 31%, seppur da pronta beva, contro i bianchi preferiti per il 22%, con particolare predilezione per gli aromatici come il Gewürztraminer.

Per l'uomo il vino è rosso, invecchiato e corposo
Agli uomini, invece, è vietato togliere un bicchiere di buon rosso, meglio se corposo e invecchiato (20% diviso fra Bolgheri, Barolo, Amarone e Brunello).

Tra le curiosità in fatto di acquisti si vini si scopre, infine, che esistono delle differenze d'acquisto tra gli utenti Apple e Android.

Gli utilizzatori di prodotti ​Apple, infatti, comprano vini più raffinati (Champagne, Brunello), gli utenti ​Android preferiscono quelli di fascia bassa (Prosecco, Lambrusco).

Secondo l'Ad di Tannico questo si spiega perchè: "Individua una tendenza edonistica degli Apple user che scelgono prodotti non solo per le loro fruizione (ad esempio bere un vino dall’ottimo rapporto qualità prezzo), ma anche per lo stile elegante, legato al design e allo status di una cantina".

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Barbara Massaro