Skype Qik, cos’ha in più (e in meno) rispetto a WhatsApp
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Skype Qik, cos’ha in più (e in meno) rispetto a WhatsApp

Un servizio di chat nel quale si usano i video al posto dei messaggi? L’idea è buona ma forse un po’ troppo integralista

Esiste un modo migliore, e soprattutto più veloce, della chat per comunicare? Per Microsoft esiste e si chiama Qik, che poi si legge “quick”, veloce appunto. Applicazione acquistata da Skype nel 2011, ritirata e oggi rilanciata (dopo un opportuno maquillage), Qik è una chat sui generis che utilizza i video al posto dei messaggi. Qualcosa che nelle intenzioni di Microsoft dovrebbe rivoluzionare il nostro modo di relazionarci con gli amici. O almeno con quelli che abbiamo “salvato” nella rubrica dello smartphone.

Skype Qik funziona come una tradizionale piattaforma di messaggistica: si scarica l’applicazione (ad oggi disponibile per iOS, Android e Windows Phone) e si inserisce il proprio numero di telefono; a quel punto il servizio sarà in grado di ”frugare” nella rubrica dei contatti per avviare una chat singola o di gruppo. La differenza con WhatsApp, WeChat, Telegraph e tutti vari sistemi di messaggistica più o meno simili sta come detto nell’utilizzo dei video al posto dei messaggi. Qui non si scrive: si preme un pulsante rosso (virtuale) e si procede alla videoregistrazione, da un minimo di pochi secondi fino a un massimo 42 secondi. Ideale per chi ama piazzarsi davanti alle telecamere, un po’ meno per chi predilige una comunicazione più discreta.

Proprio la mancanza di alternative alla comunicazione video sembra essere il vero limite di Qik. Allo stato attuale è consentito solo e unicamente registrare filmati (con la fotocamera frontale o quella posteriore), o brevi frammenti di 5 secondi (molto simili alle GIF). Null’altro. Vista così sembrerebbe una scelta un po' troppo integralista ma è evidente che questo è solo l’inizio. Microsoft farà macinare un po' di chilometri alla piattaforma per poi arrivare, in un secondo momento, alla piena integrazione con Skype. Quel che oggi ci appare come un servizio stand alone, insomma, domani potrebbe diventare solo una delle tante funzioni di Skype.

Da sottolineare, fra i “benefit” la grande attenzione alla privacy. I video pubblicati su Skype Qik, spiegano i responsabili del servizio, possono esser cancellati anche dopo la loro pubblicazione e in ogni caso non possono permanere sulla piattaforma per più di due settimane. Un bel modo per alleggerire i server e - lato utente - per evitare di lasciare contenuti compromettenti in giro per la rete.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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