Perché WhatsApp ha limitato l'inoltro dei messaggi
@Connessioni
Social network

Perché WhatsApp ha limitato l'inoltro dei messaggi

Non si potrà inviare lo stesso messaggio a più di cinque persone alla volta, come forma di prevenzione di fake news, catene e truffe

Un cambio epocale che renderà WhatsApp meno invasiva dal punto di vista dell'inoltro, senza tregua, di messaggi spam.

Presto infatti il client che ha uccisso gli sms rilascerà un aggiornamento con cui si potrà inviare lo stesso messaggio ad un massimo di cinque persone. Il motivo? In questo modo la compagnia parte del gruppo Facebook, pensa di poter limitare la diffusione di fake news, truffe online e inutili catene che promettono amore e fortuna a chi condivide la qualunque con un certo numero di amici.

Prova indiana

La lotta alla disinformazione è quanto ha annunciato il vicepresidente della comunicazione, Victoria Grand, durante un evento a Jakarta. Il limite dei cinque destinatari è stato inizialmente messo in atto in India lo scorso luglio, dopo che il servizio è stato accusato di promulgare le bufale e scatenere caos per eventi mai accudati. Nello stesso periodo, è stato messo in atto un blocco meno restrittivo, di un massimo di 20 account per inoltro, evidentemente non così utile agli obiettivi anti-frode.

Troppo semplice la bufala

Può sembrare una mossa da poco ma quella di restringere l'invio in sequenza può davvero dare i suoi risultati. Al di là del caso indiano, un articolo pubblicato sul New York Times in vista delle elezioni brasiliane del 2018 ricordava come le fake news hanno la capacità concreta di indirizzare il voto. Tanto che a seguito della proclamazione di Jair Bolsonaro, tre accademici del paese avevano già chiesto all'azienda di introdurre il limite dei destinatari. Sebbene tale richiesta poggiasse sulla necessità di un paletto in periodi di elezioni, pare che WhatsApp abbia deciso di rendere la funzione permanente e valida in tutto il mondo.

Regole non chiare

Per WhatsApp, la strategia è sicuramente quella di preservare la genuinità delle notizie condivise ma anche riportare al centro dei colloqui l'interazione tra i singoli. I gruppi hanno, da un lato, snaturato l'essenza stessa della piattaforma, nata per sostituire i vetusti SMS e non per ricreare quelle chat già ben conosciute da chi bazzicava ICQ, Messenger (quello vero, di Microsoft/MSN) e mIRC. Resta da chiarire adesso fatta la norma si potrà aggirare come molti credono, cioè semplicemente inviando lo stesso messaggio a cinque utenti per volta. Un lavoro più lungo ma non meno pervasivo.

Per saperne di più:

I più letti

avatar-icon

Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

Read More