Google e Facebook si contendono Waze
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Google e Facebook si contendono Waze

I due colossi californiani sembrano al momento i più interessati all’acquisizione del servizio che permette di avere informazioni stradali grazie alle segnalazioni degli utenti. Ma anche Microsoft ed Apple, c’è da scommetterci, non staranno alla finestra

Chi sarà il prossimo Tumblr? Sono in molti a scommettere che la prossima Web company destinata a essere comprata a peso d’oro da uno dei colossi del mondo digitale possa essere Waze.

Il popolare servizio che permette di avere indicazioni stradali e informazioni sul traffico via smartphone grazie alle segnalazioni degli utenti ingolosisce infatti una bel numero di società del mondo hi-tech, soprattutto sulla costa occidentale degli Stati Uniti.

C’è innanzitutto Facebook, che da quanto si dice da giorni avrebbe già messo sul piatto 1 miliardo di dollari per dare alla sua immensa comunità di utenti una nuova valvola di sfogo per la sua vita sociale; ma anche e soprattutto per permettere al suo staff commerciale di generare profitti dalla vendita di inserzioni pubblicitarie geolocalizzate.

L’interesse è però forte anche da parte di Google e il perché è facile a immaginarsi: disponendo del più ricco – e per molti anche il più efficiente - sistema di navigazione stradale per dispositivi mobili, il gigante di Mountain View potrebbe essere interessato ad arricchirne le virtù grazie ai contributi degli utenti. Che diventerebbero di fatto il terzo anello di una catena di fornitori che al momento comprende le famigerate Google Car e tutto il lavoro dei “Googler” che si occupano di dare un senso (anche di marcia) a tutta la cartografia registrata sul campo.

Nell’ipotesi ventilata da più parti di un’asta al rialzo, resta naturalmente da capire quale sarà il ruolo di Microsoft, società che secondo i ben informati avrebbe già investito nella start-up circa 25 milioni di dollari e che potrebbe quindi sfruttare un diritto di prelazione sull’eventuale acquisizione.

Ed Apple? La società di Cupertino, così aspramente criticata dopo la sua prima infornata di mappe digitali, sarebbe in teoria quella che avrebbe guadagnarci di più da un’acquisizione del genere, visto oltrettutto che già dispone di licenze di mappe acquisite proprio da Waze.

Eppure secondo Bloomberg , il gigante capitanato da Tim Cook non ha per il momento palesato alcun tipo di proposta ai vertici della società israeliana. Disinteresse o prudenza dettata da una precisa strategia che mira ad evitare speculazioni e dunque un aumento incontrollato del prezzo?

 

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Roberto Catania

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