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ANSA
Tecnologia

Facebook: che cosa ha detto Mark Zuckerberg al Parlamento Europeo

Il CEO ha chiesto scusa per gli errori commessi con Cambridge Analytica e tracciato le linee per il futuro: "L'intelligenza artificiale ci aiuterà"

Dopo aver riferito al Senato e alla Camera Usa la sua testimonianza su Cambridge Analytica, il CEO di Facebook Mark Zuckerberg ha parlato al Parlamento Europeo. Come già ripetuto al Congresso l'ideatore del social network più famoso al mondo si è voluto scusare per gli errori commessi: "È evidente che non abbiamo fatto abbastanza per evitare che i nostri strumenti non creassero danni. Ci vorrà del tempo ma sono impegnato a impedire che si ripeta". Antonio Tajani, presidente del Parlamento europeo, ha annunciato che il Parlamento vigilerà sul futuro di Facebook per far sì che le promesse siano mantenute. "La democrazia non dovrebbe mai diventare un'operazione di marketing dove si possono comprare i nostri dati per acquistare vantaggio politico".

Sicurezza

"Abbiamo raddoppiato le persone che lavorano alla sicurezza di Facebook​, arriveremo a raggiungere le 20.000 unità entro la fine dell'anno:​ questo avrà un significativo impatto sul profitto, ma tenere al sicuro i nostri utenti sarà sempre più importante dei nostri profitti".​

Terrorismo e bullismo

"Bullismo, odio e terrorismo devono stare fuori da Facebook. Se parliamo di contenuti legati ai terroristi però sono fiero di dire che i nostri sistemi possono già segnalare il 99% dei contenuti legati a Isis o ad Al-Qaeda. In futuro contiamo di utilizzare i nostri sistemi di intelligenza artificiale anche per ​sapere se qualcuno pensa al suicidio​ o ​all'autolesionismo​​"

Privacy

​"Rispetteremo il nuovo regolamento sulla privacy e contiamo di farlo ​appena entrerà in vigore il prossimo 25 maggio".​

Intelligenza artificiale​

"Il nostro sistema di segnalazioni su fake news e profili falsi è migliorato grazie ai progetti di intelligenza artificiale. Nel passato la nostra politica era reagire in base alle segnalazioni della comunità di Facebook. Ora riteniamo che la nostra responsabilità sia maggiore e la capacità di sviluppare strumenti di intelligenza artificiale ci aiuterà nel nostro obiettivo".

Troll russi

"Nel 2016 eravamo troppo lenti per identificare le interferenze russe nelle elezioni americane. Adesso siamo più preparati per far fronte agli attacchi e abbiamo investito in maniera significativa sulla nostra sicurezza. Nei prossimi anni ci saranno molte elezioni importanti nel mondo: dobbiamo fare in modo di evitare che qualcuno possa interferire come successo due anni fa".

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Matteo Politanò