Facebook cambia (ancora) le regole sulla privacy: le 6 cose da sapere
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Facebook cambia (ancora) le regole sulla privacy: le 6 cose da sapere

Dall'informativa sull'utilizzo dei dati personali alle opzioni per la gestione della pubblicità: ecco tutte le nuove impostazioni del social network

Più passa il tempo e più Facebook sembra voler cercare il dialogo con i suoi utenti. L’ennesimo refresh delle regole sulla privacy conferma l’impressione già avuta nei mesi scorsi: Mark Zuckerberg e i suoi fidi collaboratori vogliono fare di tutto per dare agli iscritti una maggiore facoltà di controllo sui propri profili. Evitando i sotterfugi, le norme approssimative e gli atteggiamenti che in passato hanno scatenato le critiche dell’opinione pubblica.

L’aggiornamento appena approvato va proprio nella direzione della trasparenza, sia per ciò che riguarda gli aspetti legati alla gestione della privacy sia per quanto riguarda il controllo sugli annunci pubblicitari. Nel mezzo tutta una serie di risorse aggiuntive orientate perlopiù alla parte commerciale del servizio. Di seguito vi spieghiamo cosa cambia in concreto [Scorri avanti per continuare]

1.Privacy Basics: la gestione dei dati personali spiegata in breve

In che modo Facebook utilizza i dati degli utenti? In che modo è possibile cancellare le informazioni confidenziali? L’informativa sugli aspetti basilari del profilo utente è stata completamente rivista e radunata all'interno di un’unica sezione denominata Privacy Basics. L’obiettivo, spiega lo staff del sito, è offrire una guida interattiva che consenta agli utenti di prendere coscienza delle opzioni che permettono ad esempio di effettuare l’untag di una foto, eliminare le amicizie, bloccare i contenuti indesiderati e scegliere l’audience dei propri aggiornamenti di stato. Il tutto in maniera più chiara e sintetica: Facebook ha ridotto di due terzi la quantità di informazioni riportate nella pagina dedicata (da 9000 a 2700 caratteri) rinfrescando l’aspetto grafico e puntando su una maggiore linearità delle spiegazioni. 

2. Localizzazione

Nelle nuove policy di Facebook un capitolo a sé è dedicato alle informazioni di localizzazione: “Stiamo lavorando sui modi per mostrare le informazioni più rilevanti in base a dove vi trovate e a che cosa stanno facendo i vostri amici”, spiega lo staff del social network. L’obiettivo in questo caso è migliorare soprattutto l’interazione fra utenti che decidono di condividere i propri dati geografici. Ad esempio, chiarisce il sito, mostrando il menu dei ristoranti della zona o gli aggiornamenti degli amici che in quel momento si trovano nelle vicinanze.

3. Un tasto per fare acquisti

In alcuni Paesi Facebook sta testando un nuovo servizio che permetterà di fare acquisti senza uscire dalla piattaforma. Ciò avverrà tramite un pulsante Compra attraverso il quale sarà possibile effettuare transazioni su tutti quei siti e servizi di eCommerce affiliati al social network. “Stiamo anche lavorando su nuovi modi per rendere le operazioni ancora più convenienti e sicure”, promette Facebook in una nota.

4. I vostri dati utilizzati a fin di bene

Riuscire ad avere dai propri utenti l’autorizzazione a utilizzare una mole sempre maggiore di informazioni è da sempre uno degli obiettivi dichiarati di Facebook. Ecco perché, all’interno del nuovo pacchetto di regole, il social network punta ad aumentare l’informativa sulle finalità che soggiacciono all’acquisizione dei dati personali. “Comprendere come varia il consumo di batteria o la potenza del segnale di un dispositivo - spiegano i responsabili della piattaforma - ci permette di assicurare un buon funzionamento delle nostre applicazioni sui dispositivi. Allo stesso modo, vi chiediamo il permesso di utilizzare i dati di localizzazione per consentirvi di fare check-in o di aggiungere la vostra posizione in ogni post”.

5. Da Instagram a WhatsApp: ecco come interagiscono le app di famiglia

Facebook, lo sappiamo bene, non è più un semplice social network. La montagna di dollari che è piovuta nelle casse della società all’indomani dello sbarco in Borsa (e ancora prima dagli investitori) ha consentito a Mark Zuckerberg e soci di spingersi nell’acquisto di altri servizi, primi fra tutti Instagram e WhatsApp. Lecito, arrivati a questo punto, chiedersi in che modo tutte le stelle del firmamento Facebook interagiscano fra di loro. E, soprattutto, in che modo si "palleggino" i dati degli utenti. Facebook cercherà di spiegarlo in maniera chiara evidenziando in modo particolare tutti quegli aspetti (dall’iscrizione alla possibilità di recuperare una password) che in teoria dovrebbero migliorare l’esperienza d’uso. 

6. Pubblicità: una gestione unica per tutti i dispositivi

Negli scorsi mesi Facebook ha attuato tutta una serie di interventi mirati per aumentare il livello di controllo sugli annunci pubblicitari. Con l’aggiornamento delle policy, la società di Menlo Park prova ora ad armonizzare i suoi set di regole, radunando le ozpioni principali (ad esempio quelle che riguardano l'opt-out, ovvero l'eliminazione, dei messaggi di advertising) all'interno di un sistema di controllo che avrà effetto su tutti i dispositivi, siano essi fissi o mobili. Sarà inoltre possibile eliminare la cosiddetta pubblicità basata sugli interessi direttamente dalle impostazioni dei device iOS e Android oltre che dal sito della Digital Advertising Alliance.

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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