Facebook: hashtag & altre idee "rubate"
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Facebook: hashtag & altre idee "rubate"

Il social network di Mark Zuckerberg scimmiotta la concorrenza? Tutte le "ispirazioni" di Facebook

E così è arrivato l'hashtag anche su Facebook , come si prevedeva mesi fa .

Anzi, pare che la cosa abbia avuto persino un annetto di sperimentazione, secondo alcune fonti.

Facebook si adegua a uno dei più popolari simboli della Rete, quel cancelletto che accompagna slogan di vario tipo e tematiche "hot", seguite dal pubblico della Rete.

Eppure in molti hanno sintetizzato la notizia così: Facebook copia Twitter.

In realtà, il social network di Mark Zuckerberg se vogliamo si è legittimamente ritrovato in casa il popolare cancelletto quando ha assorbito Instagram, nel 2012.

Però questo sembra un ulteriore segno di un trend: Facebook insegue la concorrenza, più che innovare.

Un po' come quando Pinterest ha riempito i nostri schermi di immagini e all'improvviso tutti - da MySpace ai siti per adulti come Sex.com, da un pilastro come Flickr ai mondi 3d come IMVU - si sono sentiti in dovere di imitare in qualche maniera quel layout, Facebook si trova spesso a seguire gli altri.

L'hashtag è immediatamente associato a Twitter, per i più, ma oltre che su Instagram lo troviamo anche su Pinterest e Tumblr, per citare qualche altro nome noto.

Facebook così sarà in grado di mostrare trend, analizzarli, molto probabilmente costruire campagne pubblicitarie ad hoc.

Ma non è l'unica cosa cosa che il social network ha scimmiottato, nel corso degli anni; vediamo tutte le principali "ispirazioni" di Facebook:

- Il pulsante "Segui" (inizialmente era "Subscribe", poi divenuto "Follow") appare su Facebook nel 2011 e prende la denominazione attuale nel 2012. L'ispirazione da Twitter (2006) è evidente;

- L'immagine di Copertina (lanciata nel 2012) sembra arrivare direttamente dall'header di Twitter (2009);

- L'appPoke di Facebook (2012) è pericolosamente simile a Snapchat, dello stesso anno ;

- I vari restyling del layout - anche se nulla di spudoratamente Pinterest-style come nei casi che abbiamo citato - certamente sono influenzati dalla crescita di importanza delle immagini sui testi (sottolineata anche dal successo di Tumblr) e...

- ...in particolare, la visualizzazione "theater" di una singola foto ingrandita con i commenti a lato, sembra presa di peso da Google+ (2011);

- La funzione di chat con i propri amici segue quanto fatto da MySpace, anche se quest'ultimo aveva in inquietante client esterno per chattare, mentre in Facebook è tutto su web. Ci si dirà che Facebook, in collaborazione con Skype, dal 2011 consente anche videochiamate. Ma è la stessa identica cosa che faceva MySpace - sempre in team con Skype - già nel 2007...

- Per un certo periodo, Facebook sembrò voler puntare anche entrare direttamente nel mondo della musica, magari con una sezione ad hoc: quel che era stato a suo tempo il successo di MySpace (già nel 2005). E visto che esisteva un MySpace Music, ci fu qualcosa del genere anche a Menlo Park, grazie all'app iLike poi ribattezzata appunto "Music" (aprile 2009). Ma era un prodotto esterno che - non a caso - proprio MySpace rilevò nell'agosto 2009, per farlo poi sparire del tutto. Alla fine, in campo musicale Zuckerberg ha preferito lasciare il campo ad embed e condivisioni che arrivano da servizi esterni come YouTube, SoundCloud, Spotify e Deezer.

Ma - come dicevamo a proposito del caso Pinterest - dopotutto nel web 2.0 la mancanza di fantasia non sembra essere solo un problema di Facebook...

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nicolabattista