Torna Bang With Friends, ma la concorrenza è spietata: 5 app per rimorchiare dal tuo divano
letsdate @ Instagram
Tecnologia

Torna Bang With Friends, ma la concorrenza è spietata: 5 app per rimorchiare dal tuo divano

Dopo tre mesi di stop, Bang With Friends torna sull'App Store con il nome Down. Ma nel frattempo sulla piazza ci sono decine di app più funzionali e mirate. Ecco le cinque più interessanti

In un mondo ideale, rimorchiare sarebbe la cosa più facile del mondo: esci di casa, ti dai giusto una ripulita sommaria, ti appendi al collo un cartello che dice “disponibile” accendi il tuo radar per persone single e potenzialmente interessate a quelli come te, e cominci la tua ricerca con un aplomb da viveur consumato. Peccato che nella realtà un radar simile non esista (per ora), e per molti single il weekend finisce per diventare un incubo, una specie di Hunger Games in salsa sentimentale da cui spesso e volentieri escono con l’autostima sotto le scarpe. 

Rimorchiare a volte è così complicato che c’è chi persino ne ha fatto una professione, e spende intere ore davanti allo specchio a calibrare manovre d’approccio che assomigliano più alle strategie di un bracconiere che di un aspirante Romeo.

Ma come spesso accade, con l’evolversi della tecnologia alcune professioni finiscono per diventare obsolete, inservibili, e a quanto pare anche per i tombeur de femmes sta per arrivare il gong finale, sotto forma di una pioggia di nuove app che approfittano delle sempre più particolareggiate architetture di contatti social per mettere in contatto persone che altrimenti passerebbero le sere a pescar noccioline al bancone del pub.

Ecco cinque nuove app che promettono di eliminare il tabù del “sesso a prima vista”.

Down (ex-Bang With Friends)
A maggio gli sviluppatori di Bang With Friends avevano promesso che sarebbero tornati. L’hanno fatto in questi giorni, con un’applicazione ripulita da immagini e frasi espliciti, che però sostanzialmente è identica a quella vecchia. Il nome Down deriva dalla locuzione “down to bang”, che potrebbe essere tradotta come “pronto a trombare”. Di fronte all’immagine profilo di un contatto Facebook l’utente può decidere se passare oltre o dichiarare il proprio interesse. In questo secondo caso, e solo in questo, sarà possibile sapere se l’oggetto del proprio interesse è a sua volta propenso ad approfondire la cosa. (iOS)

Tinder
Tra tutti è quello più simile a Bang With Friends, con la differenza che la riserva di caccia viene allargata ben oltre la cerchia dei tuoi contatti Facebook. Sulla carta, dovrebbe essere uno dei servizi più riusciti. È semplice da usare (per ogni utente presente nelle vicinanze puoi indicare con quale persone faresti sesso occasionale e con quali no), garantisce una relativa anonimità (a meno che quella persona non ricambi l’interesse, non verrà mai a sapere che l’hai messa nella lista dei sì) ed è enormemente popolare (a maggio aveva già attirato 50 milioni di utenti). Purtroppo, però, Tinder mostra un lato della medaglia piuttosto squallido . Molti utenti lo stanno usando per rabboccare la propria scorta di autostima, esprimendo parere positivo su qualunque contatto solo per vedere quanti “ammiratori” possono contare. Inoltre, il fatto che la scelta si basi unicamente sull’immagine profilo, fa sì che Tinder si stia trasformando in una sorta di book fotografico distribuito. (iOS, Android)

Swipe
Ecco una via di mezzo tra Tinder e Snapchat. L’utente si autentica attraverso Facebook connect e subito gli vengono presentate le immagini profilo delle persone che, a seconda dei suoi Mi Piace e dei suoi dati personali, potrebbero interessargli. Comincia così un processo di scrematura, in cui l’utente potrà decidere se scartare un potenziale partner (strisciando sullo schermo verso sinistra) o se invece contattarlo (strisciando verso destra). Una volta stabilito il contatto, i due utenti potranno cominciare a chattare e, soprattutto, a inviarsi immagini istantanee che verranno prontamente autoeliminate dopo la visualizzazione (esattamente come in Snapchat). (iOS, Android)

Let’s date
Per dare un po’ di smalto a questo servizio dal pleonastico nome traducibile come “usciamo insieme”, Sean Suhl e gli altri membri della nota comunità alternative Suicide Girls, ha deciso di autoincoronarlo come “l’Instagram per gli appuntamenti.” Per cominciare, l’utente deve autenticarsi utilizzando Facebook Connect, dopodiché è tenuto a rispondere a una serie di domande riguardanti i suoi gusti, le sue abitudini, i suoi hobby, il suo lavoro etc. Queste informazioni serviranno all’app per creare una “dating card” personalizzata, una sorta di biglietto da visita da aggiungere allo stream dell’app, un po’ come faresti con uno scatto Instagram. A questo punto, puoi cominciare a scorrere le dating card presenti nello stream principale e, per ognuna, indicare se la persona nella foto potrebbe interessarti oppure no. In questo secondo caso, l’app ti chiederà di tracciae una linea rossa su quelle caratteristiche che ti hanno fatto propendere per il no. Man mano che procedi in quest’opera di sfrondamento, l’app imparerà i tuoi gusti e comincerà a consigliarti persone della tua zona che potrebbero fare al caso tuo. (solo per iOS)

Grindr
Ecco un’app che negli Stati Uniti sta diventando un punto di riferimento senza pari. Almeno nella comunità gay maschile. Grindr infatti è un’app progettata appositamente per facilitare incontri tra uomini. Il funzionamento è piuttosto semplice: la schermata principale è costituita da una griglia di foto profilo, disposte a seconda di quanto quelle persone siano geograficamente vicine all’utente, che potrà decidere di aggiungerne alcuni tra i preferiti, bloccarne altri o cominciare conversazioni che potrebbero portare a un vero incontro nel mondo reale. L’app sta avendo un successo enorme nella comunità omosessuale, a breve è previsto il lancio di un’app simile per utenti eterosessuali. (iOS, Android, Blackberry)

I più letti

avatar-icon

Fabio Deotto