lg flex flessibile
Jinho Jung, Flickr
Tecnologia

Lo smartphone con schermo flessibile che fa dimenticare il touch

Si chiama AUO e arriva direttamente dalla Cina. Per ora è un prototipo ma potrebbe rivoluzionare il mercato hi-tech

Dimenticate l'LG Curve, il Galaxy S6 Edge o l'S6 Edge Plus: il telefonino con lo schermo del futuro è l'AUO e arriva dalla Cina. Presentato durante il Touch Taiwan 2015, è il prodotto dell'eccellenza asiatica in quanto all'utilizzo di nuovi materiali per la produzione di display per dispositivi mobili.

La particolarità di AUO, per ora conosciuto solo con il nome dell'azienda produttrice, è lo schermo flessibile che in un certo senso manda in pensione il touch. Il motivo è che con il piegamento dei diversi angoli è possibile interagire con le app come si farebbe con pennini e dita, senza paura che il cellulare si rompa o che venga affetto da un "bendgate" permanente (ricordate il caso di iPhone 6 Plus?)

La tecnica è resa possibile non solo dall'implementazione delle tecnologie per la curvatura del display ma anche dall'inserimento di una serie di sensori che fungono da punti attivi all'interno della cornice così da azionare un nuovo tipo di interazione con l'oggetto. In un video dimostrativo diffuso da Engadget China è possibile vedere qualche secondo dell'utilizzo di Google Earth con AUO: invece di fare pinch-to-zoom con pollice e indice, basta premere lo schermo avanti o indietro per avvicinare o allontanare la visuale della Terra.


Lo schermo flessibile visto in Cina è un Amoled da 5 pollici con risoluzione da 1.280x720 pixel e la particolarità di essere indistruttibile, o almeno così dicono gli autori; l'angolo di flessione è di 6 gradi, questo vuol dire che si potrà sfruttare il ripiegamento per varie attività, come ad esempio lo sfoglio di una pagina in un'app per la lettura degli ebook, simulando quello che accade con un libro di carta.

Stando ad AUO, la tecnica non comporta limiti di dimensioni e qualità dunque potrebbe essere riprodotta per qualsiasi taglio e formato, persino per i tablet da 10 pollici che a quel punto acquisterebbero davvero un valore aggiunto: volete mettere la possibilità di sventolarsi con un iPad o un Galaxy Note invece di un semplice ventaglio?

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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