Tecnologia

L’iPhone 6 potrebbe arrivare in ritardo (e anche il 5S). Colpa di Jony Ive

Il nuovo responsabile dell'interfaccia utente iOS ha una missione: stravolgere il design pseudorealistico lanciato da Steve Jobs, l'opera di ristrutturazione però sta portando via troppo tempo, e rischia di rallentare il lancio dei nuovi prodotti Apple

C’è una rivoluzione in corso dentro Apple, uno smottamento annunciato che qualcuno ha già provveduto a chiamare “rivoluzione Ive”. Una rivoluzione che a Cupertino era attesa da tempo, sin dalla dipartita di Steve Jobs, quando gli squadroni capitanati da Jonathan Ive e avversi all’onnipresente design skeuomorfista tanto caro a Jobs, cominciarono a dare battaglia al fronte dei puristi conservatori guidati da Scott Forstall.

Le cose hanno subito una repentina accelerazione più o meno sei mesi fa, quando Tim Cook si è ricordato di essere un capo e ha silurato Scott Forstall per aver ciccato il progetto Mappe. Da allora Jony Ive ha preso in mano le redini dell’interfaccia utente del software iOS, obiettivo: presentare agli utenti della mela qualcosa di completamente nuovo nel prossimo iOS7.

Ed è per questo che, secondo un report pubblicato da Bloomberg , i preparativi per il lancio della prossima iterazione della famiglia iPhone sono insolitamente in ritardo sulla tabella di marcia. La formidabile macchina da guerra Apple, da sempre abituata a macinare scadenze e risultati di vendita come uno schiacciasassi, sembra aver rallentato la sua marcia e secondo fonti interne a Cupertino attualmente gli ingegneri Apple stanno facendo salti mortali per arrivare pronti per la preview iOS7 di giugno.

A quanto pare, la “rivoluzione Ive” non si accontenterà di spazzare via il design croccante e cartoon che perdura inalterato dal 2007, punterà a modificare l’interfaccia iOS dalle fondamenta, un processo di ristrutturazione così massiccio da richiedere la collaborazione straordinaria di ingegneri del comparto hardware e di quello Mac (cosa che non accadeva dal lancio del primo iOS). Secondo le fonti interpellate da Bloomberg, Jonathan Ive starebbe limando in maniera maniacale iOS7 in modo da scongiurare un altro scivolone in stile Apple Maps .

Nello specifico, è ormai certo che Ive e i suoi abbiano deciso di sbarazzarsi definitivamente di scaffali in legno virtuale, calendari con cuciture in cuoio virtuale, block-notes a righe virtuali e tutti quegli orpelli pseudo-realistici renderizzati che tanto piacevano al buon Steve Jobs (in una parola: lo skeuomorfismo). L’idea è di sostituire questo software-design con un’interfaccia flat (qualcuno ha detto Windows 8?), votata unicamente alla semplicità e fluidità di fruizione, e progettata per far sì che gli sviluppatori non debbano passare notti in bianco a litigare col poco spazio concesso dal vecchio design. Oltre a questo, pare che a rallentare il team sia stata la scelta di introdurre nuove funzionalità (tra cui si vocifera un’interfaccia gestuale 3D).

A sentire le fonti di Bloomberg, Apple sarebbe in ritardo di almeno un mese sulla tabella di marcia, i design concept che dovevano essere pronti per febbraio sono arrivati solo a marzo. Questo potrebbe indurre Apple a rimandare l’introduzione delle nuove funzionalità, o di parte dei nuovi elementi di design, a dopo l’appuntamento di settembre (per cui è previsto l’arrivo ufficiale di iOS7). Nel frattempo, cominciano a girare indiscrezioni che parlano di uno slittamento del lancio di iPhone 5S, previsto per giugno, e di conseguenza anche di quello di iPhone 6, previsto per settembre. Comunque vadano le cose, Ive e soci hanno il compito di evitare che iOS7 abbandoni l'utero prima di aver raggiunto il suo completo sviluppo.

Il perché è semplice, come abbiamo già spiegato in un articolo dedicato , per non perdere terreno nel settore mobile, Apple ha bisogno di rilanciare su un software competitivo, capace di allontanare gli sguardi dallo scintillante Galaxy S4 e di donare nuova credibilità a un sistema operativo che soffre sempre di più la pressione dei competitor.

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Fabio Deotto