iPhone 11 Pro Max
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Tecnologia

iPhone 11 e quella voglia di essere il primo camerafonino al mondo

Tralasciando l'aspetto delle tre fotocamere sul retro, è evidente che Apple voglia spingere molto sulla produzione fotografica e video, per battere Android

Chi segue, anche da lontano, il panorama della telefonia mobile, sa che per tutto il 2018 il telefonino "fotografico" da battere è stato il Pixel 3. Google, assieme al Huawei P30 Pro e Mate 20 Pro, ha dominato le classifiche con configurazioni versatili della fotocamera e la possibilità di scattare foto straordinarie in condizioni di scarsa illuminazione. Con i suoi nuovi iPhone, Apple sta cercando di rimediare al gap.

Questa la dotazione di iPhone 11:

  • Fotocamera posteriore: sensore da 12 megapixel con apertura f/1,8 + sensore ultra largo da 12 megapixel con apertura f/2.4, campo visivo 120°
  • Fotocamera frontale: sensore di profondità da 12 megapixel con apertura f/2.2

Questa la dotazione di iPhone 11 Pro e iPhone 11 Pro Max:

  • Fotocamera posteriore: sensore grandangolare da 12 megapixel con apertura f/1,8 + sensore ultra grandangolare da 12 megapixel con apertura f/2.4, campo visivo 120 ° + sensore teleobiettivo da 12 megapixel con apertura f/2.0
  • Fotocamera frontale: sensore di profondità da 12 megapixel con apertura f/2.2

Apple ha scelto di includere un sensore ultra grandangolare invece di un teleobiettivo come seconda fotocamera, perché ciò le consente un campo visivo più ampio e la possibilità di creare scatti più dinamici. Certo, lo zoom ottico è bello, ma uno snapper grandangolare è migliore.

Modalità notturna

Uno dei principali cambiamenti che l'azienda ha apportato è la nuova modalità notturna. Si avvierà automaticamente quando la fotocamera del telefono rileva le condizioni di scarsa luminosità nella cornice, per scattare un'immagine luminosa. Purtroppo, non è possibile attivare manualmente la modalità notturna come Night Sight su Pixel 3 e la controparte su P30 Pro.

Il lato smart delle foto

La società afferma di aver migliorato il suo algoritmo smartHDR per acquisire immagini più "naturali" con più dettagli in ombra. La Mela ha pure ottimizzato la modalità Ritratto, tanto che ora rileva oggetti e animali domestici proprio come fa con gli umani. Con il nuovo chip A13 Bionic, Apple offre anche una nuova tecnologia di elaborazione delle immagini chiamata Deep Fusion. Utilizzando il motore neurale del processore, è pensata per eseguire l'elaborazione pixel per pixel e migliorare la trama, i dettagli e la riduzione del rumore.

Il motore neurale

La compagnia afferma che Deep Fusion arriverà più tardi in autunno, attraverso un aggiornamento software dei nuovi iPhone. Le varianti Pro e Pro Max sono dotate di un teleobiettivo e sensori ampi e ultra larghi. Tutte e tre le telecamere possono condividere informazioni tra loro, ottenendo immagini migliori. Ad esempio, il teleobiettivo può utilizzare i dettagli degli altri due sensori per creare un effetto di profondità. Si può persino scattare foto da tutte e tre le fotocamere contemporaneamente e scegliere poi la preferita.

Cosa ne pensiamo

Nel complesso, i nuovi iPhone potrebbero rappresentare un passo significativo per Apple di avvicinarsi alle capacità di imaging che abbiamo visto per le ammiraglie Android. Ma, naturalmente, dovremo aspettare alcune settimane prima che vengano pubblicate le prime recensioni e scoprire se la teoria andrà di pari passo con la pratica, nel mondo reale.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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