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Tecnologia

Come è fatto Rog Phone, il telefonino che sembra un portatile (per videogame)

Asus ha presentato il primo smartphone con un sistema di ventole per raffreddare il processore, proprio come i notebook di fascia alta

Al Computex 2018 in corso a Taipei, Asus ha presentato Rog Phone. Si tratta del primo dispositivo mobile della compagnia taiwanese che eredita il famoso brand dedicato a prodotti e accessori per i gamer. Rog vuol dire proprio questo Republic of gamers e sapere che c’è un telefonino che segue tale famiglia non può che far contenti gli appassionati videoludici.

Repubblica dei giocatori

Si, perché oltre a una sigla dietro la cover posteriore, il Rog Phone integra tecnologie hardware e software davvero in linea con quanto si vede su macchine più grandi costruite ad hoc. Se siete dei fan, saprete che nel recente passato il mercato ha già visto un device simile, il Razer Phone, da cui Asus prende in prestito un particolare determinante: la frequenza del display.

Come è fatto

E infatti entrambi i cellulari offrono ben 90 Hz di refresh rate, che vuol dire che lo schermo aggiorna i contenuti visualizzati 90 volte ogni secondo, restituendo animazioni più fluide di quanto siamo abituati su top di gamma come l’iPhone X o il Galaxy S9+. In realtà, Razer può arrivare addirittura a 120 Hz anche se non ci sono app o giochi del tutto supportati e già i 90 Hz sono un bel salto in avanti rispetto alla concorrenza (il suddetto iPhone X è fermo a 60 Hz).

Esteticamente, a differenza del Razer Phone, il Rog è pure un bel vedere. Ha forme sinuose, rapporto dimensionale da 18:9 e uno spessore che lo rende ancora versatile e leggero, nonostante le potenzialità. Ecco le specifiche tecniche:

  • Processore: 2.96 GHz Qualcomm Snapdragon 845
  • GPU: Qualcomm Adreno 630
  • Display: 6 pollici, 18:9 (2160 x 1080) OLED con 90Hz refresh rate
  • Dimensioni: 158.8 mm x 76.2 mm x 8.6 mm
  • Peso: 200g
  • Batteria: 4,000 mAh
  • Memoria: 8 GB RAM
  • Storage: 128 GB o 512 GB
  • Wireless: 802.11ad Wi-Fi, Bluetooth 5
  • Audio: Dual stereo speaker; codec 24-bit/192 kHz DAC
  • Data di uscita: Agosto 2018

Come si legge sopra, l’hardware è di ultimo grido ma più o meno in linea con ciò che si trova oggi sui terminali top di gamma in circolazione. Il punto forte del Rog sono gli accessori che Asus ha pensato per estendere le potenzialità dell’apparecchio. Si va dalle docking station per collegare lo smartphone al televisore al gamepad entro cui incastonare il dispositivo, fino alla custodia che ospita già un singolo display da abbinare a quello del cellulare, così da trasformarlo in una sorta di Nintendo 3DS dei tempi moderni.

Il gadget essenziale però è quello meno appariscente: una piccola ventola che si aggancia alla parte posteriore e che, nel caso di avvertito surriscaldamento, raffredda con un sistema di ventole a vapore lo chassis per un doppio scopo, permettere lunghe sessioni di gioco senza causare ustioni agli utenti e preservare la durata dell’hardware, proprio grazie al mantenimento di una temperatura non eccessiva. La stessa ventola ospita, in basso, un connettore jack audio e uno per la ricarica, così da rendere meno difficoltoso l’uso in gaming ostacolato dai classici cavetti che pendono da un lato in modalità orizzontale.

Considerazioni a caldo

È impossibile non rimanere impressionati dalla qualità che Asus ha messo in campo e riversato nel suo ROG Phone. La compagnia ha realizzato un dispositivo e un ecosistema di accessori compatibili che fanno gola a qualsiasi gamer, e non solo.

Siamo dinanzi a uno degli sforzi più ambiziosi di personalizzare Android per scopi ben precisi, senza riempirlo di sfarzosi menu e orpelli che ne appesantiscono l’esperienza, come Asus ha fatto sinora. Certo, bisogna scoprire il prezzo di questo gingillo, che sicuramente non sarà per tutti, ma in un panorama che si sta appiattendo, ogni tentativo di uscire dal coro è ben accetto.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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