Lo smartphone diventa extra large
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Lo smartphone diventa extra large

Al Ces di Las Vegas annunciata una pioggia di «phablet», telefonini che sono quasi tavolette. Tutte le novità dalla mostra dell'hitech di Las Vegas

da Las Vegas

La tendenza viaggia in direzione opposta rispetto alle tavolette: se nel mondo dei tablet, complice l’arrivo dell’iPad mini, del Kindle Fire e del Google Nexus 7, la dimensione standard degli schermi sta progressivamente restringendosi, i telefonini continuano invece a guadagnare pollici. Complice anche il successo di modelli come i Galaxy Note della Samsung, grandi e piccoli produttori hanno dimostrato di voler puntare sui cosiddetti «phablet», smartphone con il display di taglia extra large, che quasi sfiorano quelli dei loro fratelli maggiori. Non esattamente tascabili, soprattutto in alcuni casi, ma ideali per lavorare, giocare o godersi contenuti multimediali in mobilità. Al punto da far arrossire i quattro pollici dell’iPhone. Il Ces di Las Vegas consacra questo trend, anzi lo accresce di parecchio dimostrando quanto in questo segmento sia possibile osare eccome.

È il caso della cinese Huawei, tigre asiatica della telefonia mobile, che ha mostrato il suo Ascend Mate con schermo dalla cifra record di 6,1 pollici. Un’enormità, che meriterebbe a tutti gli effetti di farlo rientrare nella categoria dei tablet. Ma per vincere qualsiasi scetticismo bisogna toccarlo con mano. È spesso meno di 10 millimetri (9,9 per la precisione), non pesa nemmeno 200 grammi e soprattutto è davvero piacevole da usare. La nostra prova allo stand del Ces, per quanto ridotta in termini temporali, ha dimostrato una grossa versatilità e una fluidità molto interessanti. A questo si aggiunga che inclinandolo per lungo la tastiera si allarga tantissimo. Insomma, digitare testi anche complessi non è affatto un problema. Certo, si obietterà che non è esattamente tascabile – ufficiale: nella tasca dei jeans non entra, a meno non indossiate una taglia esagerata o un modello fuori dal comune – ma funziona se lo tenete in una borsa o in uno zaino e gli occhi vi ringrazieranno. Insomma, potrebbe andar bene come secondo dispositivo accanto a uno smartphone con lo schermo più piccolo, ma vedendo la quantità di professionisti che, anche nei padiglioni del Ces, usa il Galaxy Note come primo dispositivo, è chiaro che questa previsione possa facilmente essere smentita.

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Si rientra un po’ più dei ranghi, ma comunque siamo senza dubbio nella sfera dei phablet, con il nuovo Xperia Z di Sony con display Full HD da 5 pollici. A dire il vero la casa madre lo etichetta come uno smartphone, forse anche per parlare a una clientela più trasversale, ma non dimentichiamoci che ci sono tavolette ed eReader con schermo di uguali dimensioni e comunque parliamo di un’ampiezza notevole. Ecco, siamo di fronte veramente a un bel prodotto, con processore quad-core Snapdragon S4 Pro che lo fa schizzare come una saetta, fotocamera da 13 megapixel, ma anche un bonus che di solito rappresenta un’eccezione per prodotti di questa fascia: è resistente alla polvere e all’acqua. Significa che potete sì riporlo con la massima cura, ma anche strapazzarlo un po’.

Visto che Samsung ha avuto fortuna con un phablet, la sua rivale coreana per eccellenza non poteva tirarsi indietro. Nella sua lineup c’è l’Optimus Vu: II, anche qui con schermo da 5 pollici. Al Ces è stata annunciata una nuova caratteristica: si chiama «Panorama Note» e permette di prendere appunti e fare schizzi direttamente sul display (vi ricorda qualcosa?). C’è anche la possibilità di zoomare parecchio per evidenziare dei dettagli di un documento e si può navigare tra i menu sia in orizzontale che in verticale. Insomma, un modo per aumentare al massimo la produttività. A proposito invece di produttori, a bordo del lungo e largo treno dei phablet ci sono anche Alcatel, con il One Touch Scribe HD da 5 pollici e pennino. Design elegante, buona qualità costruttiva, pennino, una strizzatina d’occhio all’universo dei gamer. E poi l’americana Vizio, anche lei con un Android da 5 pollici. Ennesimo segno che a tanti, non più solo a qualcuno, piace largo.

Twitter: @marmorello

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Marco Morello

Mi occupo di tecnologia, nuovi media, viaggi, società e tendenze con qualche incursione negli spettacoli, nello sport e nell'attualità per Panorama e Panorama.it. In passato ho collaborato con il Corriere della Sera, il Giornale, Affari&Finanza di Repubblica, Il Sole 24 Ore, Corriere dello Sport, Economy, Icon, Flair, First e Lettera43. Ho pubblicato due libri: Io ti fotto e Contro i notai.

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