Apple e Samsung: ecco come si è arrivati alla pace
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Tecnologia

Apple e Samsung: ecco come si è arrivati alla pace

Fuori dagli Stati Uniti, i due giganti dell’elettronica sospendono le ostilità sui brevetti. Buon senso, ma anche ragioni di business, alla base della decisione

Sorpresa: Apple e Samsung hanno smesso di litigare. Dopo un tira e molla durato più di 3 anni le due società hanno deciso di sotterrare l’ascia di guerra in tutti quei mercati - Stati Uniti a parte- nei quali risultavano ancora aperti contenziosi legati alla cosiddetta guerra dei brevetti ."Apple e Samsung hanno deciso di chiudere tutte le controversie al di fuori degli Stati Uniti", hanno fatto sapere le due società in un comunicato congiunto. "L’accordo - si legge ancora - non prevede alcun accordo di licenza e le società continueranno a mantenere i procedimenti in corso davanti ai tribunali statunitensi."Dunque: in tutti quei Paesi - Italia compresa - teatro delle battaglie legali fra le due società, dunque, saranno sospesi tutti i giudizi. Una conclusione peraltro auspicata dai giudici delle varie Corti locali che in più di un’occasione avevano invitato le due società a trovare un accordo fra gentiluomini piuttosto che insistere nelle battaglie legali.Prima di oggi, va detto, c’erano già stati alcuni segnali distensivi fra le due società: a giugno, ad esempio, era stata firmata la "tregua" per ciò che riguarda le violazioni di brevetti depositate presso la US International Trade Commission (e il conseguente divieto di importazione di alcuni telefoni Samsung di vecchia generazione). in precedenza era stata Google (fornitore di tutta la parte software dei telefonini di Samsung) a stringere la mano ai legali di Cupertino per la risoluzione consensuale di tutte le dispute legate al caso Motorola .Le difficoltà nel definire torti e ragioni di una disputa dai contorni poco chiari - Apple, lo ricordiamo, ha accusato Samsung di copiare il design dei propri dispositivi, mentre a Seul si contesta l’uso improprio delle proprie tecnologie di trasmissione da parte della Mela - ha senz’altro pesato sulla volontà di arrivare a una risoluzione del conflitto. Ma l’impressione è che le due società si siano rese conto che il protrarsi della querelle rischiava di distrarle (anche finanziariamente) dall’unica vera guerra dalla quale dipendono i rispettivi profitti: quella per la leadership nel settore della mobilità, sempre più minacciata dall’incalzare dei produttori orientali.Se solo un anno fa Apple e Samsung detenevano complessivamente più del 45% dell’intero mercato degli smartphone (dati IDC ) quest’anno il margine si è ridotto di oltre 8 punti percentuali. Particolarmente significative le perdite di Samsung che solo nello scorso trimestre ha perso il 7,4% delle proprie quote di mercato, complice la spietata concorrenza di produttori come Xiaomi, Huawei e Lenovo soprattutto nei cosiddetti Paesi emergenti.[Leggi anche: Xiaomi, in Cina meglio di Samsung]"Il paradigma dell'intera industria sta cambiando", ha commentato Lee Seung Woo, analista di IBK Securities Co. ai microfoni di Bloomberg, "Apple e Samsung non hanno più tempo da perdere, è il momento di tornare al lavoro." Il motto per cui fra i due litiganti il terzo gode è evidentemente noto anche nel mercato delle nuove tecnologie.

 

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Roberto Catania

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