Apple iPad Pro: tre motivi per comprarlo (e tre per non farlo)
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Apple iPad Pro: tre motivi per comprarlo (e tre per non farlo)

La comodità del grande schermo, la potenza del processore, l’utilità del pennino. Ma la versatilità del MacBook resta un’altra cosa

Chiariamolo subito, a scanso di equivoci: il nuovo iPad Pro non è solo un iPad più grande. No, l’obiettivo di Apple è un altro: dare i superpoteri a un oggetto che fino ad oggi è stato considerato solo un bel dispositivo portatile, un trastullo da sofa o poco più.

Si potrebbe quasi dire che l’iPad Pro sia un modo diverso di intendere il tablet, meno legato all’aspetto della fruizione e portabilità dei servizi, più orientato alla produzione di contenuti.

Fin qui le intenzioni. Ma quali sono, in concreto, i motivi che dovrebbero spingere un acquirente medio ad acquistare un iPad Pro e quali, di converso, potrebbero indurlo a scartare l'ipotesi? Proveremo a chiarirlo in questo approfondimento [Scorri Avanti per continuare]

SÌ: uno schermo più grande (e più bello)

Sul fatto che l’iPad Pro sia più grande del normale non ci piove. Le specifiche tecniche parlano di 12,9 pollici di diagonale, il che - tradotto in soldoni - significa più o meno come due iPad "normali" messi uno accanto all’altro.

Ma per capire realmente i vantaggi di questa cura ormonale occorre accendere il dispositivo. E prendere atto che con questa metratura è possibile giostrare le applicazioni in modo decisamente più comodo. Si può lavorare su un programma complesso (ad esempio iMovie) senza alcun tipo di compromesso, oppure - sfruttando la nuova funzione split view di iOS 9 - affiancare comodamente due applicazioni distinte, ad esempio una pagina web e un appunto di Note.

A rendere l’esperienza d’uso ancora più gratificante, la qualità del pannello del grande iPad, uno schermo Retina da 2327 x 2048 pixel di risoluzione con rivestimento anti-riflesso.

SÌ: potenza da vendere

Oltre a essere l’iPad più grande di sempre, per usare le parole di Apple, il nuovo iPad Pro è anche il tablet più potente mai sfornato da Cupertino. Lo dicono le specifiche: il processore (Apple A9X) viaggia al doppio della velocità di quello dell’iPad Air 2; la RAM - stando a quanto dichiarato da Adobe - è di 4 GB (anche qui siamo a un fattore 2X rispetto al tablet in versione da 10 pollici).

iPad Pro dispone inoltre di quattro altoparlanti stereo che oltre ad essere più potenti (tre volte più vigorosi di un iPad Air, sempre secondo Apple) sono anche più intelligenti: la diffusione del suono, in pratica, viene calibrata a seconda dell’orientamento - orizzontale e verticale - del dispositivo, affiché risulti più avvolgente.

SÌ: Apple Pencil e la magic keyboard

Con l’iPad Pro arrivano anche due accessori (venduti separatamente) che di fatto ampliano gli orizzonti funzionali del tablet: Apple Pencil e Smart Keyboard.

Il primo è un pennino per scrivere, disegnare, effettuare schizzi a mano libera; è sensibile alla pressione e all’inclinazione (davvero straordinario l’effetto carboncino piegando la “matita” parallelamente allo schermo) e può essere usato in contemporanea con le dita (ad esempio per realizzare disegni tecnici utilizzando righelli e squadre virtuali).

Smart Keyboard è invece una cover che incorpora una tastiera magnetica da agganciare all’iPad per lavorare in modalità notebook. Un toccasana per tutti i maratoneti della scrittura che dal loro device portatile pretendono qualcosa di più di una tastiera virtuale.

NO: la portabilità non è il suo forte

Sull’utilità del grande schermo abbiamo detto in apertura. Va da sé che un dispositivo così grande - per quanto sottile (6,9 millimetri) e leggero (723 grammi) - non sia il massimo in termini di portabilità.

L’iPad Pro, è evidente, nasce per un utilizzo più stanziale, anche perché - non dimentichiamolo - Apple ha già a catalogo due dispositivi che rispondono perfettamente al fabbisogno di praticità (l'iPad Air e l'iPad Mini).

L’impressione è che questo sia un oggetto che possa trovare la sua collocazione naturale in certi ambiti professionali (studi grafici, architetti, uffici tecnici) ma forse sovradimensionato (nelle dimensioni come nelle prestazioni) per un utilizzo prettamente consumer.

NO: il prezzo

Il prezzo del nuovo iPad Pro parte da 919 euro per la versione base (32 GB con Wi-Fi) e arriva fino ai 1249 euro per quella più completa (128 GB con Wi-Fi e connessione cellulare).

Ovviamente, considerata la naturale inclinazione del dispositivo verso il mondo grafico-multimediale (laddove si lavora con file di grandi dimensioni) ci sentiamo di consigliare proprio le versioni più capienti del tablet.

Al cartellino del prodotto "nudo e crudo" andrebbe poi aggiunto (il condizionale è d’obbligo visto che si tratta di un’opzione facoltativa) il costo dei due accessori “clou” visti poc’anzi: 109 euro per Apple Pencil, 179 euro per la Smart keyboard. Facendo le somme si arriva a un totale di 1537 euro per la configurazione completa, in pratica più di un MacBook Pro nella sua versione base.

NO: non è (ancora) un’alternativa al notebook

Per molti l’iPad Pro è il primo vero concorrente di Microsoft Surface, l'ibrido lanciato da Microsoft qualche anno fa e giunto ora alla sua quarta versione.

Nonostante le analogie, c’è pero un aspetto che differenzia in modo sostanziale i due dispositivi: il sistema operativo. Mentre Microsoft ha lavorato per arrivare a un sistema operativo universale (Windows 10) in grado cioè di funzionare con tutti i tipi di applicazioni (sia quelle da PC che quelle per il mondo mobile), Apple ha preferito mantenere i due mondi separati.

L’iPad Pro, dunque, resta come gli altri iPad un figlio di iOS e se questo è un vantaggio sul piano della velocità di esecuzione e della compatibilità con lo sterminato mondo di applicazioni dell’App Store, dall’altro pone dei legittimi dubbi sull’utilità del dispositivo in ambito business. L’iPad Pro può fare tante cose ma - va da sé - non è un Mac. 

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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