Apple iPad Air 2: tre motivi per comprarlo (e tre per non farlo)
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Apple iPad Air 2: tre motivi per comprarlo (e tre per non farlo)

Spessore e prestazioni fanno del nuovo gioiello di Apple un oggetto sempre più desiderabile. Ma forse non abbastanza per chi ha già un tablet

L’uscita di ogni nuovo iPad è un evento da non perdere per chi, come noi, segue con attenzione il mondo dei dispositivi mobili. Oltre a essere il capostipite di tutti gli oggetti della cosiddetta "era post-PC", quello di Cupertino è probabilmente il tablet che riesce a influenzare più profondamente i trend del settore.

Non sfugge alla regola nemmeno il nuovo iPad Air 2, ultimogenito dell’ormai popolosa famiglia di tavolette Made in Cupertino, un device che per caratteristiche - estetiche e funzionali - si posiziona senza dubbio al vertice della sua categoria (quella dei tablet oltre i 10 pollici). Per i concorrenti, inutile dirlo, sarà ancora una volta il tablet da battere, puntando magari su quegli elementi che Apple ha - volutamente o meno - un po’ trascurato.

In questa analisi vi raccontiamo i pregi e i difetti del nuovo iPad Air 2, offrendovi tre buoni motivi per acquistarlo e tre per non farlo. [Scorri per continuare]

SÌ: più sottile di una matita

6,1 millimetri, riuscite ancora a vederlo? L’ironia (sottile) con cui Tim Cook ha commentato le dimensioni ultra-slim del nuovo iPad Air 2 non è fuori luogo. Che sia o meno il tablet più sottile del mondo (per Apple lo è ma Dell avrebbe qualcosa da ridire) poco importa: sul piano del design la società di Cupertino ha compiuto un autentico capolavoro. Tanto da far sfigurare persino il “piccolo” di famiglia, l’iPad Mini 3. Che sarà pure più compatto in termini di diagonale ma al tatto sembra quasi più ingombrante del fratello maggiore.

SÌ: Touch ID (ed Apple Pay)

L’anno scorso lo avevamo inserito fra le “pecche” dell’iPad Air. Touch ID, l’ottimo lettore di impronte digitali ormai ampiamente utilizzato fra gli utenti iPhone (dal modello 5S in poi), non era ancora apparso su un tablet di Apple. Serviva l’iPad Air 2 per sdoganare il riconoscimento biometrico del polpastrello anche sul grande formato. Se siete fra quelli che utilizzano la password per bloccare lo schermo o siete semplicemente attratti dalle funzionalità di autenticazione sicura per gli acquisti in app o le future transazioni di Apple Pay, questo è il tablet che fa per voi.

SÌ: un processore più veloce

L’arrivo di iOS 8 ha senza dubbio giovato agli utenti Apple che ora si ritrovano con un ecosistema molto più ricco di funzioni ma anche inevitabilmente più pesante rispetto alle precedenti versioni del software. Per questo motivo Apple ha pensato bene di ritoccare le risorse hardware del nuovo iPad Air, aggiungendo fra le altre cose un nuovo chipset A8X. Le prestazioni dichiarate dalla casa appaiono confortanti: la CPU promette una velocità del 40% superiore rispetto all’iPad Air di prima generazione, mentre sulla parte grafica si parla di un miglioramento pari a 2,5 volte il passato. Il tutto, e qui sta l’altra buona notizia, senza nessun impatto sulla durata della batteria. L’autonomia del tablet è ancora di circa 10 ore.

NO: un tablet che ha la memoria corta

La mancanza di uno slot per l’insermento delle schede microSD, non ci stancheremo mai di ripeterlo, rappresenta un grosso limite dei dispositivi Apple. È vero, c’è iCloud, ma lo spazio fisico è sempre un valore aggiunto, soprattutto per chi fa del tablet un secondo PC. In questo senso la versione da 16 GB dell’iPad Air 2 (che è anche la più economica) appare piuttosto inadeguata, specie sul lungo periodo. Meglio sicuramente le versioni da 64 o 128 “giga”, che però costano di più.

NO: per gli usi professionali non vale un laptop

Se pensate che il nuovo iPad abbia lavato il vero peccato originale del genere tablet - voler sostituire il PC e i suoi derivati ma senza averne i mezzi - vi sbagliate di grosso. Per quanto sempre più evoluto (l’architettura a 64 bit è comunque una garanzia) e nelle prestazioni, l’iPad resta ancora uno strumento pensato soprattutto per visualizzare i contenuti, più che per generarne di nuovi. Provate a comporre un foglio di calcolo complesso o a naviagare in un’interfaccia web piena di analitiche e ve ne renderete immediatamente conto. Apple è ben conscia degli attuali limiti del suo tablet ed è per questo che sta già lavorando su una versione ibrida del dispositivo (alla Surface per intenderci). Si chiamerà presumibilmente iPad Pro, ma per vederlo dovremo attendere almeno un anno.

NO: per chi ha già un tablet potrebbe essere solo un di più

La riduzione dello spessore e l’aumento delle prestazioni sono senza dubbio due elementi che ingolosiscono. Ma a conti fatti, l’iPad Air 2 è solo l’ennesima variazione sul tema di un dispositivo che, dall’anno della sua nascita (era il lontano 2010), è rimasto sostanzialmente uguale a sé stesso (nel concetto, più che nella forma). Molti utenti che hanno già un tablet - e a maggior ragione un iPad - se lo chiederanno almeno due volte: vale davvero la pena investire 500 o più euro per una tavoletta come l’iPad Air 2 o conviene forse aspettare qualcosa di radicalmente diverso (ad esempio l’iPad Pro di cui sopra)?

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Roberto Catania

Faccio a pezzi il Web e le nuove tecnologie. Ma coi guanti di velluto

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