"Immagini che scorrono sul monitor delle "agenzie": il mondo come lo avvertiamo, mediato, non dall'impossibile ritmo continuo delle televisioni, ma dal ritmo discreto degli scatti dei fotografi; un flusso di momenti che inquadrano una giornata. Una serie di "istanti infiniti" che ci aiutano a vedere. Nessuna ambizione di primato estetico - troppo veloce e caotica la selezione - ma, certamente, il valore estetico delle fotografie scelte è parte della loro funzione: non solo "documento", ma soprattutto espressione delle possibilità della fotografia come media narrativo e rappresentativo."
FOTO DEL GIORNO: l'archivio
EPA/ESO/G. BECCARI
23 luglio 2014. Un'immagine dell'ammasso stellare NGC 3293 nella costellazione della Carena, in un'immagine con i telescopi dell'Osservatorio ESO sulle Ande cilene. Secondo gli scienziati, l'ammasso stellare è un vero e proprio laboratorio cosmico, che permetterà di capire meglio come si evolvono le stelle. NGC 3293 ha "appena" 10 milioni di anni (è quindi giovanissimo, considerando che il nostro Sole ha quattro miliardi e mezzo di anni) e si trova a circa 8.000 anni luce dalla Terra. Fu osservato per la prima volta nel 1751 dall'astronomo francese Nicolas-Louis de Lacaille. È uno degli ammassi più brillanti del cielo australe e si vede facilmente a occhio nudo in una notte buia e serena.
