The Interview: perché il film è stato ritirato dal mercato
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The Interview: perché il film è stato ritirato dal mercato

Dopo le minacce hacker a chiunque vedrà la pellicola sulla dittatura nordcoreana, la Sony cancella ogni progetto di uscita

Aggiornamento:

Hanno vinto gli hacker: Sony ha deciso di ritirare dal mercato il film The Interview. Cancellata non solo la data di uscita di Natale, ma anche ogni progetto d'uscita in tv on-demand o con l'home video, della pellicola che ironizza sul regime dittatoriale nordcoreano e sul suo leader Kim Jong Un. Gli hacker avevano minacciato un attacco terroristico stile 11 settembre e molti esercenti cinematografici avevano fatto sapere di aver cancellato il film dalla programmazione nelle loro sale.

Eliminato dal sito di Sony ogni accenno al film che vede James Franco e Seth Roger nei ruoli di un conduttore televisivo e del suo produttore che tentano di mettere a punto un piano per eliminare il dittatore nordcoreano. "Sony Pictures non ha ulteriori progetti di uscita per il film", ha detto un portavoce della casa giapponese. Intanto il cyber attacco ai danni di Sony sta assumendo le proporzioni della crisi diplomatica da quando fonti investigative hanno fatto sapere che ci sarebbe proprio il regime dittatoriale nordcoreano dietro il crimine informatico. "Gli Stati Uniti stanno investigano sui responsabili. Un aggiornamento sara' fornito a tempo debito", ha detto il portavoce del National Security Council della Casa Bianca che, senza mai nominare la Nord Corea, ha fatto sapere che "Il governo degli Stati Uniti sta lavorando senza sosta per assicurare alla giustizia i responsabili di questo attacco e che una serie di opzioni di risposta sono state prese in considerazione". (Ansa)

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La vicenda degli attacchi hacker alla Sony Pictures si tinge di contorni sempre più inquietanti.

Sul sito anonimo Pastebin, come riporta Mashable, è apparso un messaggio di minacce verso tutti coloro che oseranno vedere il film The Interview prodotto dalla Sony. Nel testo si prevede "un destino amaro” per coloro che sceglieranno di andare al cinema a vedere The Interview (il film la cui trama è quella di due giornalisti che, con la scusa di un'intervista, cercano di avvicinare il leader della Corea del Nord, Kim Jong Un, per ucciderlo). E nel messaggio non mancano riferimenti all'11 settembre 2001.

Ecco la libera traduzione del testo, postato in un inglese confuso, come lo definisce anche Mashable:

"Attenzione

Vi mostreremo chiaramente e in ogni luogo al momento della proiezione del film The Interview il destino amoro che è riservato a coloro che cercano divertimento nel terrore.
Presto tutto il mondo vedrà ciò che Sony Pictures ha fatto.
Il mondo sarà pieno di paura.
Ricordate l'11 settembre 2001.
Vi consigliamo di tenervi lontani da quei luoghi in quel momento (e se la vostra casa si dovesse trovare nelle vicinanze, andatevene).
Qualunque cosa succederà nei prossimi giorni, è causata dalla cupidigia di Sony Pictures Entertainment.

Tutto il mondo denuncerà la Sony."

Insieme al messaggio gli hacker Guardians of Peace hanno rilasciato dei dati etichettati come "Regalo di Natale: Michael Lynton” (probabilmente il file include dati sensibili precedentemente rubati da loro, del CEO di Sony Entertainment).

A novembre questo gruppo di hacker aveva rubati diversi dati sensibil alla Sony. E aveva anche inviato un'e-mail intimidatoria a tutti i dipendenti.

Alcuni esperti di sicurezza hanno azzardato l'ipotesi che questi hacker non siano esperti della Corea del Nord e che, invece, utilizzino il film The Interview come copertura per ottenere qualcosa. Infatti, tre giorni prima dell'attacco hacker alla Sony, avrebbero inviato una mail ai dirigenti in cui veniva richiesto un riscatto monetario per evitare l'attacco: e non c'era nessun riferimento al film che ora definiscono "offensivo”.

La Sony ha deciso di cancellare la prima del film prevista per giovedì: gli attori James Franco e Seth Rogen hanno annullato tutte le interviste previste per l'uscita, a quanto riporta il Wall Street Journal.


Fonte: Mashable




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Marina Jonna

Giornalista e architetto: scrivo da sempre di design e tecnologia. Ultimamente ho allargato i miei orizzonti scrivendo di benessere, sport, scienze e attualità. Oltre a intervenire, sporadicamente, su R101 . Avete bisogno di un trattato sul "Paradiso della brugola" ? Sono pronta a scriverlo!

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