Electronic Frontier Foundation: un sito contro la sorveglianza online
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Tecnologia

Electronic Frontier Foundation: un sito contro la sorveglianza online

Crittografare i file, nascondere la cronologia web, decentralizzare internet. Come difendersi dagli spioni digitali grazie agli attivisti della rete

Informare le persone su tutti i metodi possibili da utilizzare per resistere al monitoraggio online, spesso pervasivo, della NSA e affini. È questo l’obiettivo di un nuovo sito lanciato dalla Electronic Frontier Foundation (EFF) reso disponibile qualche ora fa. All’interno del portale sono presenti diversi strumenti che gli utenti comuni possono sfruttare per cercare quantomeno di limitare il monitoraggio delle loro attività online. Tra questi ci sono vari metodi per crittografare le comunicazioni (noi abbiamo provato IndependenceKey ad esempio) e testimonianze di persone da tutto il mondo su come poter combattere lo spionaggio telematico.

Il sito, chiamato “I Fight Surveillance” (combatto la sorveglianza) è stato sviluppato per focalizzare l’attenzione sui problemi che concernono le pratiche di spionaggio attuate da agenzie governative e soggetti privati. Tra i consigli dati dagli esperti della EFF c’è l’utilizzo di Tor, il browser tanto osteggiato persino dalla NSA perché reputato molto difficile (se non impossibile) da scavalcare. “I Fight Surveillance” permette di imparare alcune tecniche basilari, ma molto utili, per usare il web in maniera più consapevole, consci che dall’altra parte qualcuno potrebbe avere occhi e orecchie aperte sulla nostra cronologia di ricerca, email e messaggi di chat, anche senza essere un personaggio di particolare interesse per la sicurezza nazionale.

Il motivo è sempre lo stesso: si getta la rete in mare, ed è evidente che oltre ai pesci grossi, ne vengono catturati anche di piccoli, che poco o nulla hanno a che fare con le indagini sui terroristi o attacchi criminali di vario tipo. Eugene Kaspersky una volta ha affermato che se non si ha nulla da nascondere non ci si dovrebbe preoccupare della possibilità di essere spiati. Beh, la questione è accettabile fino ad un certo punto: chi se la sentirebbe di lasciare porte e finestre di casa aperte anche vivendo in un quartiere relativamente tranquillo? Allo stesso modo se esistono mezzi che permettono alla NSA e ad altri soggetti di intrufolarsi nei PC e smartphone delle persone, è probabile che prima o poi quelle stesse vie di ingresso possano essere sfruttata anche da altri, magari criminali informatici, che potrebbero causare più di un danno. Meglio chiudere tutto a doppia mandata prima che sia troppo tardi.

Nel 2013 Edward Snowden ha raccontato come miliardi di utenti di internet vengono spiati dalla NSA, GCHQ e altre agenzie di spionaggio. E' tempo di finirla

Attenzione a pensare che tutto d’un tratto internet sia diventato un luogo infrequentabile e pericoloso. Ci sono modi per bazzicare lo stesso la rete ma in maniera più consapevole. Il cambiamento è soprattutto nella mentalità e nell’approccio al web: non più isola felice dove potersi comportare liberamente senza badare al prossimo ma piazza pubblica dove non è così raro incontrare individui che tentano di imbrogliare i navigatori e sfilare i portafogli, letteralmente.

Danny O’Brien, direttore internazionale della Electronic Frontier Foundation ha detto: “La verità è che lòa sorveglianza di massa non si limita ai confini nazionali. Per questo ci sono attivisti in tutto il mondo che tentano di fermala. Ovunque vi troviate e qualsiasi cosa facciate ci sono persone che lavorano per fermare lo spionaggio. Potete unirvi a loro quando volete”.  Nel corso dell’ultimo anno la EFF ha avviato diverse azioni legali contro il governo statunitense, la NSA e le altre organizzazioni di spionaggio con l’obiettivo di assicurare nuove forme di protezione per i cittadini e accelerare quel processo di riformulazione della National Security Agency largamente sponsorizzato da Obama ma ancora lontano dall’essere realizzato.

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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