Così l’Air Force USA trasforma gli aerei in router wireless
Tecnologia

Così l’Air Force USA trasforma gli aerei in router wireless

Il software Net-T permette lo scambio dati tra truppe aeree e terrestri proprio come aveva pensato Pirate Bay

Si chiama Net-T ed è un aggiornamento software che permette agli aerei militari statunitensi di trasformarsi in router wireless giganti. Grazie a questa operazione le forze di terra potranno ricevere e inviare informazioni direttamente con i loro piloti e le forze alleate. Secondo un comunicato ufficiale della Air Force, i test per rendere le truppe aeree dei grandi router sono stati un successo. “È una nuova funzionalità mai testata finora” – ha dichiarato il capitano Joseph Rojas, tester del progetto Net-T. Le capacità del dispositivo permettono di comunicare direttamente tra i velivoli e le stazioni terrestri connesse attraverso lo stesso aereo. Secondo Rojas c’è solo un prerequisito: “Chi riceve il segnale a terra necessita di avere un campo visivo aperto sul volo degli aerei”. Una tecnologia che migliora la qualità delle comunicazioni tra i diversi reparti: immagini, mappe, coordinate, tutto può essere trasmesso in linea diretta senza passare per satelliti, segnali radio o forme di comunicazione tradizionale.

La cosa più importante è che per inviare questi contenuti non c’è bisogno di una costante interazione del pilota. “Chi guida l’aereo deve ancora essere in grado di operare efficacemente senza essere influenzato dalle nuove tecnologie presenti” – ha dichiarato il Maggiore Olivia Elliot. Basta premere un solo pulsante poi il pilota dovrà mantenersi all'interno del range del trasmettitore e rimanere visibile agli utenti. L’aggiornamento software, che permette di trasformare gli aerei in veri e propri router Wi-Fi, può essere applicato ai velivoli che montano sistemi di puntamento Litening e Sniper, videocamere e sensori di posizionamento. Tutte caratteristiche presenti su vari modelli delle Air Force, che fa pensare come la tecnologia possa essere largamente utilizzata in futuro.

Una volta terminate le ultime prove verrà inviato uno studio completo al Precision Attack Systems Program Office della centrale Wright Patterson AFB nell’Ohio entro la metà di febbraio, così la funzionalità potrà essere estesa anche agli altri modelli della flotta. Senza avere certezze in merito, pare che il primo router volante capace di inviare e ricevere dati potrebbe vedere la luce nel 2014. “Questo nuovo tipo di hub avrebbe vari tipi di utilizzo oltre a quello da noi testato” – ha affermato Rojas. Difficilmente ne vedremo un utilizzo a livello civile anche se l’abbattimento dei confini aerei per l’invio e ricezione dei dati non è nuovo. A marzo del 2012 il noto portale di sharing Pirate Bay aveva annunciato di voler aggiornare la sua infrastruttura creando una rete di piccoli computer portatili attaccati a droni comandati via GPS. In questo modo le forze dell’ordine avrebbero avuto maggiori difficoltà nell'individuare i server pirata e chiuderli. Ad oggi non si hanno notizie sul progetto, probabilmente se ne saprà di più l’8 febbraio quando al Festival di Berlino verrà proiettato per la prima volta il documentario “The Pirate Bay, away from keyboard” (qui il trailer).

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Antonino Caffo

Nato un anno prima dell’urlo di Tardelli al Mondiale, dopo una vita passata tra Benevento e Roma torno a Milano nel cui hinterland avevo emesso il primo vagito. Scrivo sul web e per il web da una quindicina di anni, prima per passione poi per lavoro. Giornalista, mi sono formato su temi legati al mondo della tecnologia, social network e hacking. Mi trovate sempre online, se non rispondo starò dormendo, se rispondo e sto dormendo non sono io. "A volte credo che la mia vita sia un continuo susseguirsi di Enigmi" (Guybrush Threepwood, temibile pirata).

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