Rudeejay: ora che la musica dance è diventata pop a tutti gli effetti

Rudeejay: ora che la musica dance è diventata pop a tutti gli effetti

Arriva l’estate e ricominciamo ad intervistare chi fa la differenza nelle consolle italiane… Si riparte con @rudeejay , alzate il volume!!! Da quando ti sei reso conto che la tua vita sarebbe stata immolata alle consolle? Appena mi iscrissi all’università: …Leggi tutto

Arriva l’estate e ricominciamo ad intervistare chi fa la differenza nelle consolle italiane… Si riparte con @rudeejay , alzate il volume!!!

Da quando ti sei reso conto che la tua vita sarebbe stata immolata alle consolle?

Appena mi iscrissi all’università: dopo neanche un mese che frequentavo, mi arrivò una richiesta di lavoro inerente alla mia più grande passione che non mi avrebbe permesso di proseguire gli studi… Ovviamente, lo vidi come un segnale dal cielo!

Quando qualcuno ti chiede che lavoro fai, inizi con produttore o con DJ? E perché?

Con DJ perché, per quanto mi riguarda, il ruolo di produttore è nato, partito e si è evoluto esclusivamente da lì…

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Chi sono i collaboratori immancabili per un pezzo di successo? Ne hai alle spalle un po’ per poter stilare un piccolo elenco…

Innanzitutto i cosiddetti “studio partner”, ovvero dei validi musicisti che sappiano anche muoversi perfettamente sui programmi più complessi così come nei sistemi in generale: ho avuto la fortuna di diventare socio dei mitici Datura da un paio d’anni a questa parte, e loro rappresentano esattamente il lato che – a livello discografico – colma tutte le lacune di un giovane “semplice DJ”.

Poi, se si sceglie di realizzare un brano cantato, la voce che lo interpreterà dev’essere di prim’ordine: ora che la musica dance è diventata pop a tutti gli effetti, i featuring sono ancora più importanti di un tempo e definiscono da subito la caratura del progetto che s’intende confezionare.

Infine, è necessario trovare un’etichetta discografica ben posizionata nel settore e che soprattutto creda realmente nel pezzo, per spingerlo a dovere attraverso i suoi canali: se non c’è un ottimo lavoro di squadra alla base di tutto, puoi anche aver fatto il disco più bello del mondo che tanto buona parte della gente non se ne sarà manco accorta… Di questi tempi, il lavoro di una label gioca un ruolo fondamentale in quello che è lo speranzoso successo del proprio singolo.

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Il sogno che hai da produttore?

Una hit mondiale. Che è poi il sogno di qualsiasi produttore.

Chi sono le nuove leve secondo te nel panorama italiano? Più giovani di te, se no non vale.

Più giovani di me? Un nome su tutti: i fratelli VINAI, con cui collaboro da un anno a questa parte… Sono degli autentici talenti!

Com’è nato questo ultimo lavoro per l’estate?

Partendo da una sessione notturna in studio di registrazione con Matteo Sala: provavamo suoni, groove e così via tanto per vedere se riuscivamo a tirare fuori una traccia utile per i DJ Set di entrambi… Da lì, nelle settimane successive ci siamo accorti che avevamo qualcosa di veramente forte per le mani: proporre il tutto a Molella, con l’obiettivo di una collaborazione discografica insieme, è stata la cosa più spontanea che ci siamo sentiti di fare!

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Quanto sono importanti i social per te, per il tuo lavoro?

Sono  f o n d a m e n t a l i : non ti nascondo che, grazie allo spazio che riservo quotidianamente a tutti i miei Social Network, in questi ultimi anni sono entrate numerose richieste di lavoro…

Consigliaci 3 profili tw da seguire.

Premettendo che il 90% dei profili che seguo su Twitter si sono aperti l’account per poi non usarlo minimamente…

@asganawayparade perché oltre ad essere il profilo della classifica ufficiale di una delle trasmissioni di punta di Radio Deejay, retweetta regolarmente i contenuti più interessanti scritti dai nomi di riferimento del nostro settore.

@albertinodj perché senza le sue trasmissioni probabilmente non sarei manco qui a scrivere adesso…

@noobde perché da sempre esiste anche un piccolo nerd che vive in me!

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Sei felice?

Ogni giorno di più.

 

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Andrea Delogu

Disgrafica e di sinistra, abbiate pietà.

Nella mia biografia basterebbe scrivere che sono nata a Rimini per farvi capire che volente o nolente sono cresciuta con la musica da club o da discoteca.

Nei giorni in cui non andavo a ballare son riuscita a diventare cintura nera di Karate secondo Dan, scrivere e condurre un programma per Match Music dal titolo "A casa di Andrea", presentare il meglio di Sky, recitare in "Saturday Night Live" su Italia1, far parte di un gruppo musicale e cantare la colonna sonora dello spot Heineken USA, a recitare in alcuni cortometraggi, partecipare a diversi spot pubblicitari, ma soprattutto sono riuscita a convincere Panorama a darmi un Blog.

Chi è il matto tra i due? Prima che mi dimentichi: amante del rock, della buona e abbondante cucina, sostenitrice della piadina della Lella e degli strozzapreti del BarSole, malata di Twitter e tuttologa in pensione

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