Retrotech, quando la nostalgia abbraccia l'innovazione
Cresce la tendenza degli oggetti con caratteristiche d’avanguardia racchiuse dentro un’estetica vintage
C’è un’immagine, a metà tra l’orgoglioso e il nostalgico, che ricorre spesso su internet e circola sui social network. Raffigura una musicassetta e una penna, accompagnate dal messaggio: «I ragazzi di oggi non sapranno mai che relazione c’è tra queste due».
Dai vent’anni inoltrati in su, l’associazione è invece automatica: matite, pennarelli e affini servivano a riavvolgere il nastro per riascoltare una canzone o riportarlo dentro i confini della cassetta quando il nastro s’incastrava, s’inceppava, usciva fuori ribelle. C’è più di una generazione cresciuta tra vinili e game boy, jukebox e rullini, decisa a non arrendersi allo strapotere degli smartphone, a non cedere alla tirannia di digitale e schermi touch. A non dimenticare.
Rimpiange le forme del passato ma non si rifugia in dispositivi archeologici, le recupera senza costringersi a prodotti ridicolmente fuori tempo, piuttosto ne cerca di nuovi con funzioni all’avanguardia e un look vintage. Così, si è sviluppata una nicchia di mercato ormai diventata tendenza, come testimoniano gli oggetti in queste pagine in arrivo nelle prossime settimane o usciti da poco. A legarli, un filo comune: lo stato dell’arte dell’innovazione mascherata dalla grazia di un design rétro. Un antidoto al conformismo tramite un ritorno alle origini.