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Sir Norman Foster ripensa la New York Public Library

Arrivano i rendering del piano di restyling della biblioteca: un atrio su quattro livelli sarà la nuova sala di lettura, illuminata da grandi finestre terra cielo con vista su Bryant Park. Ma continuano le polemiche

Saranno profondi i cambiamenti all’interno della New York Public Library ; tuttavia non stravolgeranno il sapore antico e severo che contraddistingue uno degli edifici più amati dai New Yorker. Almeno nelle parole di Lord Norman Foster. L’architetto scelto per il restyling della biblioteca ha presentato il progetto da 300 milioni di dollari che sarà realizzato tra il 2013 e il 2018.

Una nuova sala di lettura piena di luce e spazio – un atrio su quattro livelli con piani mezzani, logge e grandissime finestre - darà un accento più contemporaneo alla mole della claustrale biblioteca. La nuova sala verrà realizzata al posto dell’immenso deposito di libri che oggi scende per sette piani al di sotto della Rose Main Reading Room, che verrà quindi smantellato, completamente rivoluzionato. Dove c’erano la calma, il mistero e il religioso silenzio delle scaffalature di acciaio di fin de siècle - sede di migliaia di volumi in attesa di essere consultati e appannaggio dei bibliotecari, i soli a poter scendere in questo regno protetto della cultura - ci saranno tavoli affollati, postazioni internet e grandi finestre terra cielo con veduta sull'adiacente Bryant Park.


In futuro non ci sarà più quindi il tour dei depositi, una chicca per gli appassionati degli archivi, ma sarà raggiunto il principale obiettivo del direttore della biblioteca Anthony Marx, aprire cioè al pubblico il 70% della struttura e fare soprattutto spazio alla collezione di libri della Midtown Library, ospitata in un edificio satellite della NYPL che verrà venduto per fare cassa.


Già prima di essere presentato il progetto di restauro aveva suscitato forti critiche. In una fase iniziale tre milioni di libri rimossi dal vecchio deposito sarebbero dovuti andare in un magazzino del New Jersey, con il conseguente rallentamento dei tempi di consegna dei volumi richiesti dagli utenti. Poi l’idea è stata abbandonata grazie a una donazione di 8 milioni di dollari che ha consentito di modificare il piano per lasciare i libri in situ. Ma da blog e siti continuano a fioccare le critiche, perché si chiedono più precisi dettagli sui cambiamenti dell’edificio che ancora non sono stati forniti. Ad esempio le finestre: quelle esistenti sarebbero troppo strette per generare la luce rappresentata nei rendering, e ci si chiede quindi quanto il progetto presentato sia aderente al piano effettivo.

Per gli abitanti della Grande Mela, la New York Public Library è semplicemente la "biblioteca della 42esima strada". Un luogo del cuore dei New Yorker, che ogni giorno dimostrano di non abbassare la guardia nel monitorarne le sorti.

dbox / Foster + Partners

Una sezione della biblioteca, così come sarà dopo il restauro. A destra dove oggi è ancora il vecchio deposito ci sarà la nuova sala lettura di Foster.

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