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Ansa/Matteo Bazzi
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Piatek, maledizione Milan: via dopo un anno (di alti e bassi)

I rossoneri si liberano dell'attaccante polacco: Hertha Berlino. Pagato 35 milioni, ha prima illuso e poi deluso fino a diventare un esubero

Anche la storia Krzysztof Piatek con il Milan è ai titoli di coda. Non solo Suso, in partenza per Siviglia dopo aver vissuto l'ultimo mese da separato in casa, la rivoluzione di Boban e Maldini tocca un altro dei giocatori considerati pilastro a inizio stagione. Solo un anno dopo l'arrivo a Milanello, pagato 35 milioni di euro con la benedizione di Leonardo e sulle ali di un girone d'andata da capocannoniere in maglia Genoa.

La destinazione di Piatek è la Bundesliga: Hertha Berlino. Per settimane si è parlato dell'interessamento di club inglesi (Tottenham e Chelsea su tutti), ma alla fine l'aereo su cui salirà l'attaccante polacco avrà destinazione Germania. Il Milan, che non può fare minusvalenza su un investimento così fresco e oneroso, non ha mai aperto la porta a offerte intorno ai 20 milioni di euro. L'Hertha, però, è salita fino a 27 più bonus con un'operazione che può consentire ai rossoneri di rientrare dell'investimento, non perdere nemmeno un euro a bilancio, liberarsi dello stipendio di un calciatore destinato ad essere marginale nei prossimi mesi e aprire lo spazio per futuri ingressi. Non a gennaio, ma nella prossima finestra estiva.

Classe 1995, Piatek chiude la sua avventura col Milan senza aver chiarito se si è trattato di un bluff o di un potenziale non sfruttato fino in fondo. Ha iniziato alla grande, poi si è progressivamente perso, penalizzato anche dal calcio di Giampaolo e marginalizzato dall'arrivo di Ibrahimovic. In maglia rossonera ha segnato 16 gol in 41 partite: non pochi, ma un numero inadeguato per gli standard cui si era abituato nei primi mesi.

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Giovanni Capuano