Stephen Hawking, Eddie Redmayne
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Perché Stephen Hawking è entrato nella cultura pop

Un genio dell'astrofisica e un personaggio da red carpet. Hawking è stato unico anche per questo

Era popStephen Hawking. "Pop" in senso wharoliano, dove "popular" significa "in grado di essere riconosciuto da tutti" e la straordinaria vita di Stephen Hawking ha dimostrato come appartenere alla nicchia più nicchia del mondo (astrofisico malato di Sla) non esclude la possibilità di vivere lo stesso nel mondo.

Perché era pop

La leggerezza teorizzata da Italo Calvino era una delle grandi doti dello scienziato. "La vita sarebbe tragica se non fosse divertente" diceva spesso utilizzando l'ironia per affrontare quella malattia che aveva promesso di strapparlo alla vita da giovanissimo. E invece con la sclerosi laterale amiotrofica ha convissuto fino ai 76 anni regalando scoperte di immensa importanza alla scienza e un esempio di coraggio e tenacia a chi di buchi neri non capisce nulla.

Perché Hawking lo conoscevano davvero tutti. Nonostante la complessità dei suoi studi e i limiti fisici con i quali combatteva dall'età di 21 anni Hawking amava le telecamere, non si sottraeva mai alle interviste ed è comparso in un numero indefinito di documentari, show televisivi biopics e occasioni pubbliche.

Divulgare la scienza e raccontarsi erano le sue grandi passioni e lo ha fatto ogni giorno della sua vita incontrando illuminari di fama mondiale e ragazzine che gli chiedevano se, in un universo parallelo, Zyan Malik appartenesse ancora ai One Direction.

Stephen Hawking in tv

E' stato anche in 3 puntate de The Simpsonsa discutere con Homer della teoria dell'universo a forma di ciambella e in Futurama. E' comparso in versione ologramma in una puntata di Star Trek mentre giocava a poker con Einstein e Newton ed era fonte d'ispirazione per i protagonisti di The Big Bang Theory e proprio nella famosa serie tv è apparso più volte come cameo. 

Si è prestato perfino a una pubblicità della Jaguar e a quella di una compagnia d'assicurazioni pur facendo storcere più di un naso. Ma a lui non interessava, anche nelle occasioni più leggere trovava modo di infilare una perla di conoscenza come quando nello spot delle assicurazioni diceva: "I più grandi successi del genere umano sono avvenuti parlando e i suoi più grandi fallimenti non parlando. Non deve essere così".

Stephen Hawking nella musica

Hawking ha anche ispirato musicisti del calibro del compositore tedesco Rolf Riehm's che ha creato la sua musica dopo aver visto una foto di Hawking che guardava le stelle. "Ho pensato che rappresentasse la più bella immagine della possibilità dell'uomo di andare oltre i propri limiti" diceva il musicista nello spiegare l'ispirazione della sua operta.

Anche i Pink Floyd hanno scritto Keep Talking parte dell'album The Division Bell pensando alle teorie e alla forza dell'astrofisico. Era il 1994.

Da allora il volto sgangherato di Hawking e la sua incredibile vitalità emotiva e intellettuale lo hanno portato nei cuori della gente. La consacrazione a icona pop, però, è arrivata nel 2014 quando James Marsh ha firmato La Teoria del tutto, il film premio Oscar dedicato alla vita di Stephen Hawking.

A interpretare l'astrofisico è stato un immenso Eddie Redmayne che, nel ricevere l'Oscar come migliore attore protagonista, ha dedicato il premio allo scienziato che applaudiva dalla prima fila del Kodak Theatre.

Non si sarebbe perso la festa per nulla al mondo perché Hawking sapeva di essere il protagonista di un'avventura esistenziale eccezionale: "A parte la sfortuna di contrarre la mia malattia - diceva - sono stato fortunato sotto quasi ogni aspetto".

 

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Stephen Hawking insieme ai Pink Floyd

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Barbara Massaro